ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

«Faccio il sindaco per passione»

Il primo cittadino di Misano, Fabrizio Piccioni, si racconta agli alunni della classe III B

Parliamo di democrazia. Lo facciamo con il sindaco di Misano Adriatico, Fabrizio Piccioni.
Perché si è candidato a sindaco?
«Per l’amore che provo nei confronti del nostro territorio. Sono disposto a spendere il mio tempo per la comunità. Molte persone scelgono di candidarsi a sindaco per ambizioni personali, io l’ho fatto per pura passione».
Cosa faceva prima di essere sindaco?
«Per 25 anni sono stato un dipendente del Comune di Riccione e prima di diventare sindaco ho ricoperto il ruolo di assessore e vicesindaco nelle giunte comunali precedenti».
Cosa le piace meno dell’essere sindaco?
«Quando assisto a polemiche sterili e non costruttive tra maggioranza e opposizione».
A quante delle sue promesse elettorali ha dato seguito e a quali ancora no? E queste promesse soddisfano i punti dell’Agenda 2030? «Ho concretizzato le mie proposte elettorali e lo sto ancora facendo. Tutti cerchiamo di lavorare e rispettare l’ambiente e il patto per l’Agenda 2030. Europa, Stato, Comune. Ma non servirà senza la consapevolezza e la collaborazione della cittadinanza».

Qualcuno ha mai provato a corromperla? «Può capitare. Una volta, ho subito un ’velato’ tentativo di corruzione sotto forma di richiesta di ’aiutarci a vicenda’. Ho rifiutato immediatamente. In un’altra occasione, una persona che non pagava le tasse da tempo, si è presentata in Comune con una busta. In questi casi è sempre corretta la segnalazione alle forze dell’ordine perché questi atti si configurano come tentativi di corruzione».
Che cosa pensa dell’articolo 3 della Costituzione italiana?
«Penso che ci siano ancora troppi pregiudizi e discriminazioni al giorno d’oggi e che ogni persona abbia uguali diritti. Ogni cittadino, compreso chi governa, deve avere rispetto per la comunità di cui è parte».
Lei pensa che oggi i suoi concittadini siano consapevoli del valore della democrazia? Progetti didattici come il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze possono contribuire a una nuova cittadinanza consapevole?
«Bisogna capire il ruolo che ha ognuno di noi, la politica è la vita di tutti giorni e non possiamo dire che non ci interessa: manca la consapevolezza dell’importanza di essere cittadini».

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