ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Monte Grimano: tra passato, presente e futuro

Da Ottone I, che donò Mons Germanus a Uldarico da Carpegna allo sviluppo turistico degli anni 80 del 1900: viaggio nella storia

Mouns Gemanus – monti gemelli ovvero Monte Tassi e Monte Grimano: dall’anno 1000 i due castelli sorvegliano il fiume Conca. Monte Grimano fu donato dall’imperatore Ottone I a Uldarico da Carpegna, suo aiutante durante l’assedio di San Leo. In origine la rocca medievale, nella quale oggi si situano piazza e Chiesa del paese, permetteva la visione completa dei territori circostanti. Sotto il borgo di Monte Grimano, annoverato tra «I Borghi più belli d’Italia», le molte grotte presenti venivano utilizzate a scopo difensivo e di fuga; al momento però sono parzialmente distrutte ed è vietato accedervi. Dal 1390 la fortezza del paese entrò a far parte dei possedimenti della famiglia dei Montefeltro da cui prende il nome. Balzando fino alla seconda Guerra Mondiale, si vedono Monte Grimano divenire sede di comando dell’armata tedesca e la maggior parte degli uomini reclutati nell’esercito. Alla fine della guerra e per tutti gli anni ’80, il borgo conobbe un importante sviluppo come località turistica potendo infatti vantare la presenza delle preziose acque curative e sulfuree provenienti dalle pendici del Monte San Paolo e utilizzate nella stazione idroterapica. Questo tipo di turismo, votato al benessere e alla cura del corpo mediante l’azione benefica dell’acqua, ha richiamato migliaia di persone da tutta Italia, poi accolte nei vari bed&breakfast, agriturismi e alberghi della zona. Purtroppo nel 2013 una frana dissestò quest’area provocando la distruzione di alcuni punti termali e di ospitalità.

L’amministrazione comunale sta oggi tentando di risollevare l’economia del paese e ridare lu-ce all’offerta termale e di accoglienza turistica, che a lungo hanno caratterizzato Monte Grimano. Qui non si può non ammirare la Torre Civica eretta nel XV secolo e alta 18 metri, i cui primi due piani sono ora destinati all’iniziativa Bookcrossing, scambio di libri gratuito, che promuove la lettura e crea comunità. Ma anche l’Osservatorio Astronomico costruito dal Gruppo Astrofili dell’Associazione ‘Dopolavoro Ferroviario’ di Rimini: si trova a pochi chilometri dal paese e grazie al moderato inquinamento luminoso delle valli permette un’adatta osservazione del cielo notturno. Tante epoche, vicissitudini, donne e uomini hanno visto queste terre e hanno dato impulso al senso di comunità e speranza che si respira tra le colline di Monte Grimano.

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