ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di primo grado Dante Alighieri di Macerata (MC)

«Miti? Ronaldo, mamma e papà»

Ci sono anche i genitori e i nonni tra le personalità di spicco ammirate e seguite dai giovani

L’adolescenza è l’età dei miti ovvero è la fase della vita in cui sono fondamentali i modelli di riferimento ai quali ispirarsi e tendere. Non c’è generazione che non abbia avuto un ideale e che non abbia desiderato seguirne le gesta. Personaggi come Ulisse, Ettore, Achille ed Ercole hanno appassionato tantissimi giovani, soprattutto, quando non esistevano i media e i social.

Quali sono i miti per i ragazzi di prima media di oggi? Quelli legati allo sport che praticano o di cui sono patiti; per Giulio e Marco, tifosi della Juventus, il mito è Cristiano Ronaldo che è diventato un super campione vincendo quasi tutto con i club e individualmente, ma partendo da un’infanzia non facile dove ha dovuto fare anche dei piccoli lavori. È grazie a lui, se oggi Giulio e Marco giocano a calcio, ma essi non nascondono che la tanta popolarità del campione por-ti a non avere più una vita privata, a essere sempre sotto i riflettori. Anche Matteo ha come idolo CR7 e pure lui sottolinea come, sebbene il giocatore sia la leggenda del Real Madrid e la bandiera della nazionale, sia soggetto a critiche e sempre giudicato, nonostante negli ultimi anni abbia scaldato il cuore di tanti suoi fans. Nicola, invece, ammira moltissimo Federico Chiesa che ha iniziato a praticare il calcio sotto la guida esperta del padre Enrico, ma poi ha spiccato il volo ed è diventato un giocatore che si è distinto nel recente Europeo vinto dalla Nazionale italiana.

Se Paperino, Topolino e Pippo erano gli idoli dei fumetti di alcuni anni fa, oggi Hilary si distrae con Naruto Uzumaki, un personaggio di “un anime” che è forte e non si arrende mai.

Questi ragazzi di 11 anni sorprendono quando affermano che i loro miti sono persone a cui sono molto affezionati. Per Martina è il suo papà. Sofia sostiene che la mamma sia la persona più gentile che conosca; la sua vita è stata difficile, ma è andata avanti da sola e non ha mai mollato.

Alessandro è molto affezionato al nonno che, nonostante i 78 anni, è ancora attivo, si sveglia presto per dare il suo contributo nel negozio di famiglia. Anche per Alessia il nonno è una persona speciale: ha sempre del tempo da dedicarle e in ogni occasione è pronto ad insegnarle cose nuove. È un uomo forte; la ragazzina spera di avere la sua stessa energia per affrontare la vita e rivolge ai suoi coetanei questa esortazione: «Ragazzi, vi do un consiglio, amate e siate vicini ai nonni. Essi sono sempre al nostro fianco e sono una spalla sulla quale trovare conforto».

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