ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

La nostra vita social, tra ansia e depressione

Oggi circa il 79% dei ragazzi tra gli 11 e i 18 anni ci trascorre più di 4 ore al giorno: si può arrivare anche all’allontanamento dalla realtà

I social network sono ormai alla base delle nostre attività quotidiane! Piattaforme come Facebook, Instagram, WhatsApp, Twitter, sono sparse in tutto il mondo. Certo possono essere sistemi fondamentali per la comunicazione, a livello sociale, persino a livello politico… ma siamo sicuri di voler permettere che tutti accedano a queste piattaforme? Oggi circa il 79% dei ragazzi tra gli 11 e i 18 anni trascorre più di 4 ore al giorno sui social, ossia 28 ore a settimana, 120 ore al mese, due interi mesi in un anno. Molte volte si è inconsapevoli di quanto sia invece pericoloso il mondo dei social. Passare troppo, troppo tempo davanti a uno schermo potrebbe portare gravi danni fisici e alla salute. Svariate volte i social sono anche mezzo di maltrattamenti o, addirittura, abusi, nel peggiore dei casi, possono portare al suicidio. Si parla di cyber bullismo (argomento molto chiacchierato nell’ultimo momento), violazione della privacy, atti di odio verso uno o più soggetti (questo il caso dei heaters), minacce, che possono avvenire via messaggi o anche chiamate, diffusione di false notizie (fake news), diffusione di file inappropriati o che possano danneggiare il computer (come virus) o che possano disturbare, in maniera anche grave, la persona stessa (come jumpscare), questo nel caso dei soggetti un po’ più fragili. Ovviamente questi tipi di abusi, se particolarmente gravi, possono essere denunciati. In quel caso agiranno forze come la polizia postale.

Ma non sempre va come dovrebbe andare. Alle volte questi tipi di abusi possono portare a danni permanenti, come problemi alla persona interessata, che possono peggiorare e peggiorare fino a portare a riscontri tragici come la depressione, attacchi di ansia, autolesionismo o, peggio, il suicidio, (nel caso del cyber bullismo) oppure problemi al dispositivo (nel caso di un virus). Si possono anche alterare i comportamenti della persona stessa: prevale infatti un continuo nervosismo, stati, appunto, di ansia e ossessione, dipendenza. Altri danni permanenti sono quelli alla salute. La dipendenza dai social può portare a un allontanamento totale dal mondo esterno, insonnia, peggioramento della vista, continuo mal di testa, amnesie, tachicardia, o altri problemi fisici, come ad esempio, il formarsi di una postura scorretta, mancanza di attività fisica. Alla fine il mondo dei social network è un mondo nuovo, ancora tutto da scoprire, da migliorare, eppure già, all’inizio di questo percorso, si trovano così tante problematiche, tanti pericoli. Pian piano, con l’evoluzione di questi sistemi, si arriverà ad avere piattaforme social sempre più in sicurezza, dipende da noi, dal nostro comportamento e dal nostro modo di fare.

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