ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

«Quanti applausi per la nostra Cenerentola»

È stato un successo lo spettacolo rappresentato al Vaccaj. Durante l’anno gli studenti hanno frequentato un corso di recitazione

Le prove dello spettacolo “Cenerentola a teatro“ sono state impegnative: all’inizio non è stato facile interpretare i personaggi perché non conoscevamo il contesto storico e letterario degli autori proposti nelle varie edizioni, ma le insegnanti di Lettere ci hanno fornito le opportune spiegazioni per comprendere le diverse versioni della storia. Il 10 aprile ci siamo trovati del teatro con le farfalle nello stomaco e tanta agitazione. La scuola ci ha dato una t-shirt bianca con avanti il simbolo dell’I.C. Don Bosco e dietro il titolo dello spettacolo. Ci metteva ansia la paura di non ricordare le battute, di sbagliare la pronuncia o di inciampare sul palco. Le prove generali del giorno prima non erano andate bene e avevamo timore di fare una brutta figura. Le professoresse ci tranquillizzavano e ci incoraggiavano a vivere il momento con serenità ed entusiasmo. Nei camerini ripassavamo le battute, ci aiutavamo a sistemare gli accessori di scena e ci scattavamo foto per immortalare quei momenti così concitati, ma al tempo stesso bellissimi. E poi arriva il momento in cui si apre il sipario. Stavamo dietro le quinte aspettando il nostro momento con il fiato corto e il cuore che batteva all’impazzata… poi, eccoci tocca a noi, si va in scena. In un attimo dal buio e dal silenzio delle quinte si è investiti dalla luce del palco e dagli applausi. Il teatro era strapieno; sbirciavamo sulle poltroncine della platea e sui palchi per cercare i volti dei nostri familiari. In prima fila c’erano le autorità e la dirigente che ci sorrideva per incoraggiarci. E all’improvviso il timore e l’emozione hanno lasciato il posto al divertimento e alla voglia di fare bene.

Uno spettacolo con 77 attori. Ci siamo ritrovati tutti sul palcoscenico a ricevere gli applausi. È stato un momento magico: siamo stati bravi perché abbiamo lavorati in armonia e con una forte intesa. Sapevamo che in caso di bisogno potevamo contare l’uno sull’altro. In quel momento ogni classe si è sentita un gruppo unito e affiatato. Quando il sipario si è chiuso abbiamo esultato e ci siamo abbracciati contenti e soddisfatti. Francesco Facciolli era tra noi e si complimentava per il successo. Abbiamo interpretato scene divertenti e spiritose che ci hanno stimolato alla riflessione e le storie di grandi artisti recitate da noi piccoli attori hanno fatto sì che realtà e finzione si siano intrecciate sul palco della nostra scuola, aiutandoci a comporre le buone regole del vivere insieme. Abbiamo vissuto dei momenti indimenticabili che non scorderemo mai, il giorno dello spettacolo rimarrà indelebile nei nostri cuori e poi quegli applausi ricevuti, nonostante fossimo attori alle prime armi, ci hanno resi orgogliosi e hanno rafforzato la nostra autostima e amicizia. L’esperienza ci ha fatto vivere delle coinvolgenti emozioni che con i lunghi mesi del lockdown avevamo dimenticato.

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