ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

La Valle del Pelago protagonista della storia

Il celebre artista Francesco Guccini racconta le gesta e la leggenda che si nascondono dietro alla nostra piccola comunità

no che ne raccontano il ruolo e l’importanza nel corso della storia. Questo libro accompagna il lettore in un viaggio tra le montagne e i sentieri della nostra terra fino ai regni più remoti delle antiche fiabe.

Il protagonista del racconto è Battista Ricci, l’eroe del paeseche fu un alfiere ingegnoso tanto da sconfiggere i lucchesi nella battaglia alla Foce del Giovo.

Da una parte c’erano i lucchesi capitanati da Cosimo II, meglio forniti e preparati, dall’altra i modenesi guidati da Cesare d’Este, pochi e disarmati.

Si narra che i lucchesi avesserooccupato il territorio modenese. In seguito a questa invasione, l’alfiere riuscì a raccogliere poche persone, tra cui pastori, artigiani e contadini. Questo piccolo esercito, anche se debole dal punto di vista delle armi, mostrò coraggio, forza e tenacia, ma soprattutto ingegno. InfattiRicci pensò di raccogliere il maggior numero di tamburi, recuperandoli in zona, o presso la chiesa delle Tagliole, nella Confraternita, al Maggio delle Ragazze, nel comune di Roccapelago, presso le compagnie militari e nelle case dei pastori. Così, il 6 settembre del 1613, lo scontro ebbe inizio, il piccolo esercito della montagna cominciò a suonare i tamburi e a sparare al cielo creando un grande frastuono, spaventando così i lucchesi e facendogli credere di essere un esercito numeroso.

Quindi l’esercito nemico si ritirò cedendo la vittoria ’all’armata’ di Ricci, che al ritorno fu accolta dai cittadini con balli e canti e onorata dal conte Galeotto Montecuccoli. Dopo questo avvenimento Ricci fu proclamato ’capitano estense’ e la strada in cui risiedeva fu rinominata via Tamburù.

Questa storia è molto affascinante e riporta alla vita semplice, umile ma ricca di particolari, che necessita attenzione e sensibilità. «È meglio un giorno solo da ricordare, che ricadere in una nuova realtà sempre identica».

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