ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Insieme contro bullismo e cyberbullismo

Fenomeni in crescita, è importante avere la forza di denunciare. Il nostro incontro con i carabinieri a scuola ci ha aiutato a capire

Febbraio è il mese dedicato alla prevenzione e al contrasto del bullismo e cyberbullismo. Il bullismo consiste in comportamenti aggressivi e ripetuti da parte di una o più persone, i bulli, verso la vittima incapace di reagire e difendersi. Oltre al bullo e alla vittima ci sono anche gli spettatori, quelle persone che assistono, che vedono video, immagini, foto messe in rete allo scopo di offendere un’altra persona. Anche i semplici spettatori hanno una certa responsabilità perché con il loro atteggiamento possono contribuire ad aggravare o a risolvere il problema. Gli episodi di bullismo si verificano sempre più spesso nello spazio virtuale, tramite internet e cellulare. Uno dei pericoli più seri a cui può esporre un uso improprio dei social network è sicuramente il cyberbullismo, un fenomeno in crescita che negli ultimi anni ha coinvolto tantissimi adolescenti. La possibilità di agire nell’anonimato e di raggiungere tantissime persone è la forza del cyberbullo che commette prepotenze per noia, divertimento o per ottenere popolarità. I suoi bersagli sono le persone che ritiene “diverse” da lui, perché si vestono in modo insolito, hanno un colore di pelle diverso o sonopiù carine. Chi subisce gli attacchi di cyberbullismo può manifestare diversi sintomi come cambi d’umore improvvisi o problemi di salute fisica, ma non sempre sono facili da capire. La vittima, nella maggior parte dei casi, ha paura di parlare e di de-nunciare. Com’è successo a Carolina, Anna, Paolo, ragazzi della nostra età, che hanno subìto e per vergogna non hanno avuto il coraggio di parlarne con i propri familiari e sono stati risucchiati dal vortice della Rete.

La scuola incontra l’Arma deiCarabinieri. Venerdì 18 febbraio, nell’ambito delle iniziative d’Istituto di sensibilizzazione contro il bullismo e cyberbullismo, noi alunni della Scuola secondaria abbiamo incontrato il Capitano Renato Puglisi, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Urbino e il maresciallo Sergio Sergi in servizio presso la caserma di Acqualagna. È stata un’occasione importante per capire e riflettere, non solo sull’uso consapevole della Rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno di noi nella fruizione di Internet come luogo sicuro e positivo. Ci hanno fatto esempi concreti che si sono verificati nel nostro territorio, ci hanno dato chiarimenti, consigli e ci hanno ricordato che quando ci mettiamo alla “guida” di cellulari, social, ad esempio, dobbiamo pensare, sempre e bene, a ciò che scriviamo, pubblichiamo, condividiamo. «Le parole hanno un peso e fanno più male delle botte». La vera realtà non è quella virtuale ma quella reale. Il bullismo può toccare tutti e non dobbiamo rimanere immobili: parliamo, reagiamo e, se necessario, denunciamo. Ringraziamo i Carabinieri, sempre presenti e vicini a noi giovani.

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