ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola secondaria di I grado Padre Matteo Ricci di Montecosaro (MC)

«Sconvolti dalle foto dell’Ucraina invasa»

Le riflessioni degli studenti sulla guerra: «Non capiamo le ragioni di quanto sta succedendo, temiamo gli sviluppi e le conseguenze»

Noi ragazzi della III C abbiamo raccolto i nostri pensieri, idee e proposte dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. «Sono rimasta sconvolta. Sapendo che su Internet a volte ci sono molte fake news, pensavo che fosse una notizia falsa, ma guardando la tv, mi sono resa conto che c’era veramente la guerra. Sono rimasta senza parole e di fronte alle immagini di morte e distruzione non riesco a capire le ragioni di quello che sta succedendo e temo gli sviluppi e le conseguenze». Veronica Fioravanti

«Ancora oggi non riesco a credere che nel 2022 si possa pensare di fare guerra, a quanto pare le vittime del Covid sembrano non essere bastate. Ora bisogna aiutarsi a vicenda: la parrocchia di Montecosaro Scalo ha organizzato, tramite una famiglia di origini ucraine, una raccolta di abiti, coperte, cibo e altre cose necessarie da mandare in Ucraina. In poco tempo sono riusciti a raccogliere talmente tante cose che già sono partiti due container pieni. In questo momento dobbiamo ritenerci fortunati, ma se la situazione continua così diventerà un problema mondiale. Spero soltanto che i potenti capiscano veramente la situazione e si impegnino a trovare una soluzione prima possibile». Emma Castignani

«Sono convinta che l’unica cosa che ci rimane da fare è aiutare le persone che si trovano in difficoltà in tutti i modi possibili, e se conosciamo qualcuno, dobbiamo cercare di stargli vicino per fargli sentire il nostro appoggio». Giada Crucianelli

«Voglio in qualche modo aiutare l’Ucraina e soprattutto i civili che stanno fuggendo dalle bombe russe, perciò i miei familiari hanno chiesto ad una ucraina, che abita a Trodica da tempo, se in qualche modo è possibile aiutare i profughi ucraini. Lei aveva già pensato ad un modo per aiutare la sua Patria: l’iniziativa è di raccogliere tutto il materiale in un locale vicino il bar Montemarani di Trodica di Morrovalle. Appena l’abbiamo scoperto, abbiamo cercato qualcosa in casa da poter portare. Il giorno seguente abbiamo raccolto due sacchi pieni di cose utili che ci aveva consigliato di portare; e abbiamo notato che molte altre persone, come noi, avevano fatto lo stesso raccogliendo cibo, oggetti vari, coperte, scarpe e medicinali. Ogni sera partono circa due camion verso l’Ucraina per consegnare questi oggetti ai profughi ucraini ma anche ai soldati che stanno cercando di difendere il loro Paese. Per diffondere la notizia è stato creato un gruppo Facebook dove vengono condivise le informazioni su ciò che serve e ogni ora le disposizioni possono cambiare». Perla Frattani

«Ritengo che la guerra distrugga il futuro dei ragazzi che come me invece di studiare, giocare, divertirsi, devono combattere per vivere e salvare la libertà del proprio Paese. Riflettendo su quanto sta succedendo, ho capito che qui in Italia siamo fortunati perché non dobbiamo essere uomini che vanno in guerra, ma possiamo ancora essere ragazzi che vivono la loro adolescenza normalmente». Matteo Cavalieri

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