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Drusilla Foer a Sanremo: «Rispettate le unicità»

La performer durante il festival ha lanciato un messaggio a noi giovani sulla comunità Lgbtq+, ’la nuova normalità’

Durante il festival di Sanremo, la performer en-travesti Drusilla Foer entra in scena e dice, rivolgendosi al pubblico: «Non è facile entrare in contatto con la propria unicità, ma un modo l’avrei: si prendono per mano tutte le cose che ci abitano e si portano in alto, si sollevano insieme a noi, nella purezza dell’aria, in un grande abbraccio innamorato e gridiamo: che bellezza, tutte queste cose sono io».

Drusilla vuol far capire al pubblico che non importa quello che pensano gli altri, conta solo quello che ci piace e che ci porta ad essere noi stessi.

La Foer non era particolarmente conosciuta al grande pubblico, fino a pochi mesi fa. Alter-ego di Gianluca Gori, cantante, autrice, sceneggiatrice e personaggio del mondo dello spettacolo italiano, sale alla ribalta proprio come co-conduttrice del festival per l’edizione 2022.

Nonostante le questioni di genere non siano il tema tipico del Festival della canzone italiana, il pubblico nostrano ha dimostrato interesse nei confronti della Foer e delle sue parole, riguardanti un nuovo modo di intendere il genere e la sessualità. 1 Grazie all’ironia, intelligenza e cultura con cui ha presentato agli spettatori questo nuovo mondo.

Mettiamo in ordine le idee.

Il gender fluid è uno spettro dell’identità di genere ultimamente molto discusso. Le persone fluid non hanno un genere costante nel tempo, per questo si definiscono non-binary, un termine ombrello usato per definire le identità di genere fuori dal binarismo. Essendo un termine ombrello comprende altre espressioni, come: Agender, Bigender, Pangender, Demigender, ect.

Tutto ciò va a comporre le caratteristiche della comunità LGBTQ+, acronimo di Lesbica, Gay, Bisessuale, Transgender e Queer. Sappiamo che ci sono tante definizioni e che ci vorrebbe un dizionario solo per questo, ma è comunque importante conoscere queste realtà a partire proprio dalle parole. Armate-vi di pazienza e imparatele anche voi!

Termini a parte, ci sono ancora generazioni che non accettano la ’nuova normalità’, pensiamo in particolare a quelle dei ’non più giovanissimi’. É qui che interventi come quello di Drusilla possono cambiare la nostra prospettiva. Si dice che il cambiamento parta dai giovani, ma è veramente così? Per rispondere a questa domanda abbiamo deciso di fare un sondaggio partendo dalla nostra scuola. Sul totale degli intervistati, ventotto alunni, solo il 50% si è dichiarato favorevole alla comunità LGB-TQ+. Dei restanti, il 32% si è dichiarato contrario e il 18% indifferente. Non proprio il risultato che speravamo!

Tra i pareri raccolti, c’è chi pensa che la comunità di cui stiamo parlando non sia ben inserita per la scelta dei suoi stessi partecipanti e chi invece ha detto che i matrimoni omosessuali e le adozioni ai gay non siano giuste, perché i bambini hanno diritto ad avere un padre e una madre. C’è anche chi pensa che sia giusto integrare chiunque a prescindere dalla propria sessualità e chi ha affermato di farne parte. Questa piccola indagine dimostra che nemmeno tra di noi vi è un solo punto di vista.

Abbiamo cercato di capire il perché. Pensiamo sia a causa di preconcetti, di un vecchio modo di intendere il mondo, condizionamenti dovuti alle persone che stanno vicino ai giovani.

La nostra opinione è questa: come tutti, i membri della comunità LGBTQ+ hanno il diritto di vivere la loro sessualità nel modo che preferiscono. E di poter incontrare, parlare e condividere le loro esperienze con tutti, senza doversi preoccupare di essere giudicati. Non vi sono spazi sicuri per questa comunità, ma è importante che i ragazzi sentano di avere un contesto sereno in cui potersi esprimere liberamente.

Ancora qualcosa che pensiamo noi: la parola d’ordine è aggiornarsi. Chi non l’ha ancora fatto si rimetta al passo coi tempi e con la società! Tutti hanno gli stessi diritti. Come sempre siamo tutti diversi (per fortuna…) e siamo tutti uguali allo stesso tempo.

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