ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

A scuola dall’agricoltore che parla alle piante

L’azienda di Manuele Malavolti, a Modigliana, insegna a rispettare l’ambiente attraverso piccoli gesti quotidiani

L’amore finisce dove finisce l’erba e l’acqua muore. Dove sparendo la foresta e l’aria verde, chi resta sospira nel sempre più vasto paese guasto: «Come potrebbe tornare a essere bella scomparso l’uomo, la Terra».

Così in ’Versicoli quasi ecologici’ la poesia di Giorgio Caproni è una supplica affinché l’uomo non uccida la natura. Anche a Modigliana, una piccola comunità che un tempo faceva parte di quella che era il territorio della Romagna-Toscana, un giovane agricoltore Manuele Malavolti, titolare dell’omonima azienda agricola cerca quotidianamente di portare avanti il proprio lavoro con determinazione e salvaguardando l’ambiente.

Una mattina è venuto a trovarci nella nostra classe e abbiamo avuto il piacere di intervistarlo.

Per noi è stata un’esperienza significativa: ci ha spiegato nel dettaglio com’è scandita la sua giornata lavorativa, che non è mai, ovvio, la medesima, ma soprattutto ci ha trasmesso la passione per quello che fa: essa traspira dai suoi occhi. Manuele, fin da bambino, è stato sempre affascinato dall’agricoltura fino a quando, nel 2014, è riuscito ad aprire la sua azienda specializzata nella coltivazione di frutta: kiwi, ciliegie, albicocche, susine e fragole.

Vengono prodotte antiche varietà nell’ottica di preservare valori e tradizioni, nel rispetto dell’ecosostenibilità. Inoltre, coltiva degli ortaggi garantendo la giusta varietà e la vendita diretta a chilometro zero, una tendenza che, ultimamente, si è diffusa parecchio. Lui dialoga con le piante, con occhi vigili e orecchie attente difatti la frase che ha scelto per il suo logo aziendale «Dove le piante parlano e il contadino deve cercare di capirle» rispecchia pienamente tutto questo.

L’azienda si trova in un posto che infonde serenità, il suo operato ha contribuito a valorizzare un territorio che si presta anche a riflessioni poetiche e a racconti bucolici. Abbiamo avuto l’opportunità di visitarla, è stato davvero bello osservare da vicino questo luogo che trasmette tranquillità e permette di riscoprire quelle emozioni e sensazioni che i nostri antenati provavano tutti i giorni. Animali domestici quali: cani, capre, conigli e galline lo accompagnano nella routine quotidiana. E poi, che meraviglia avere avuto la possibilità di ammirare la fioritura dei ciliegi! Che delicatezza i loro fiori… Alla domanda se il pianeta Terra soffre molto a causa dell’inquinamento, del disboscamento e dell’incuria da parte dell’uomo, Manuele ci ha risposto che il futuro non lo vede roseo, tuttavia è necessario che ognuno di noi, nel suo piccolo, faccia la propria parte per contribuire al benessere generale. Infatti alla richiesta se usa o meno prodotti fitosanitari risponde di sì, ma soltanto quando veramente servono, paragonando le piante come dei malati che necessitano di cure, sottolineando che oggi si presta molta più attenzione sul loro uso rispetto al passato.

Ci ricorda che è importante praticare un’agricoltura che sia rispettosa dell’ambiente, sostenibile, che valorizzi produzioni locali e che segua i ritmi della natura. Conclude invitando tutti, agricoltori e non, ad avere a cuore il pianeta Terra in quanto costituisce la nostra casa.

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