ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Conero di Ancona (AN) - 3A

Temperatura terrestre in aumento Ghiacciai sempre più a rischio

Questi effetti sono ben visibili anche nel nostro Paese, basti pensare alla Marmoladadove la grande distesa di ghiaccio è arretrata perdendo sette ettari di superficie

Negli ultimi anni la concentrazione dei gas serra (anidride carbonica, metano, ozono…) nell’atmosfera è incrementata notevolmente, provocando un aumento della temperatura media terrestre. In particolare, gli scienziati hanno verificato che la temperatura media terrestre nel corso dell’ultimo secolo, è aumentata di quasi 1°C e prevedono per i successivi cento anni un ulteriore riscaldamento compreso tra 1,8 e 4°C.

La crescita della temperatura globale ha, tra le sue principali conseguenze, una crescente riduzione dei ghiacciai alpini, nonché lo scioglimento di gran parte dei ghiacciai polari artici. Questi effetti ricadono, e sono ben visibili anche nel nostro paese, basti pensare alla Marmolada. Come sappiamo, la Marmolada (detta la Regina delle Dolomiti) è un gruppo montuoso delle Alpi Orientali, nelle Dolomiti, al confine tra il Trentino-Alto Adige e il Veneto.

Raggiunge la quota massima di altitudine con Punta Penia (3.343 m) che si affaccia nella parete nord della montagna, contenente uno dei più importanti ghiacciai al-pini in Italia. Il ghiacciaio è ridotto agli estremi, in condizioni pessime e la situazione appare preoccupante. Dal 1888, con la crisi climatica, (secondo i dati registrati dalla V carovana di Legambiente) il ghiacciaio sembra essere arretrato di 1200 metri. Negli ultimi 5anni ha perso sette ettari di superficie paragonabili a 98 campi da calcio, inoltre hanno calcolato un assottigliamento dello spessore del ghiacciaio di circa sette centimetri al giorno. Un fenomeno definito «irreversibile» che sta ancora affliggendo la Marmolada e il suo ghiacciaio, che entro il 2050 non esisterà più, rimarranno solo pochi residui. Ciò non accade soltanto in questo luogo, ma purtroppo accomuna la totalità degli ambienti alpini.

Ovviamente tutto ciò ha conseguenze abbastanza gravi tra cui, in particolare, maggiori rischi idrogeologici e, soprattutto, carenze in ambito idrico. A questa situazione si aggiungono anche maggiori incidenti: recentemente (3 luglio 2022) ne è avvenuto uno, dovuto alle temperature troppo alte in vetta, in quanto non erano mai, in quella estate, scese al di sotto dello zero termico, al contrario di quanto avviene normalmente. Il distacco di un seracco crollato, portandosi con sé masse enormi di detriti e rocce, è costato la vita a undici escursionisti che stavano percorrendo la via normale del ghiacciaio. È quindi importante contenere l’innalzamento della temperatura media, promuovendo una programmazione energetica sostenibile, basata sull’uso di fonti energetiche rinnovabili.

Federico Martelli, classe III A scuola media Conero Ancona

 

Intelligenza artificiale… solo sentendola nominare tutti noi pensiamo a qualcosa di incredibilmente efficiente, preciso in maniera maniacale, ma molte persone, almeno coloro che sono dotate di buon senso, si interrogano sui possibili risvolti che il mondo potrebbe prendere con un utilizzo spropositato di queste nuove tecnologie. Basti pensare ad una Chatbot, il robot che chiacchera, la popolarissima ChatGPT, che conta milioni di utenti in tutto il globo. Molti sono studenti che la contemplano come una rapida scorciatoia per svolgere i compiti a casa, cercando di completarli con pochi click, riducendo lo sforzo, ma anche e in maniera notevole, il pensiero critico, la personalità che ognuno di noi impiega nei ragionamenti. Di fronte a compiti, soprattutto quelli più meccanici, lo studente che si crede furbo utilizzerà ChatGPT per risolvere calcoli e problemi e ugualmente per scrivere temi e poche persone si accorgeranno della differenza.

Le conseguenze di questo utilizzo minano, purtroppo, le capacità di ragionamento, di dialogo e di problem solving: lo stesso quoziente intellettivo è precipitato, questo perché la maggior parte degli adolescenti non ha la maturità di comprendere che occorre sempre la capacità di ragionamento per dar significato a quello che si fa. L’IA al giorno d’oggi minaccia i lavori legati al digitale e alla produzione artistica, come il giornalista o il copywriter, ma, fortunatamente, i testi generati con chatbot sono piatti, privi di sfumature e di pensiero analitico ed è qui che deve entrare in gioco l’abilità del giornalista di sfruttare a proprio vantaggio e saper utilizzare questo strumento in modo da stare sempre un passo avanti alla sua minaccia.

L’obiettivo è quello di salvaguardare la bellezza del testo «umano», magari con qualche errore ma vivo e sentito da colui che lo produce.

Dovremo quindi affrontare la sfida di far entrare nelle nostre vite questa nuova tecnologia, senza dimenticare però di salvaguardare noi stessi. In conclusione, non si può non citare una frase che mi ha colpito in maniera particolare e che riassume a pieno ciò che questo articolo vuole trasmettere: «l’intelligenza artificiale riduce le differenze tra un mediocre e un bravo, ma le differenze con l’eccellenza perdurano». Noi ragazzi abbiamo il dovere di scegliere non la strada più breve e semplice, ma il percorso più accidentato e, al contempo, veramente formativo.

Costanza Mattioli Pasqualini, classe III A scuola media Conero Ancona

Votazioni CHIUSE
Voti: 1

Pagina in concorso