ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Testoni Fioravanti di Bologna (BO) - 1C

Scoprire il mondo con la cucina Conoscersi attraverso le ricette

Marocco, Afghanistan e Moldavia: il viaggio proposto dalla 1C della media Testoni-Fioravanti Attraverso i piatti tradizionali dei Paesi di origine dei ragazzi, si svela la varietà del pianeta

Questo articolo è nato dagli argomenti di tecnologia che, dopo l’agricoltura e la produzione alimentare, trattano dei nutrienti, dei cibi e ci è servito per conoscere le diverse culture e i Paesi d’origine delle famiglie dei nostri compagni. Ci aiuta a conoscere i vari paesi col clima e l’agricoltura da cui vengono le ricette tradizionali. Dopo aver intervistato mamme, papà e nonni abbiamo scritto le ricette, le abbiamo esposte ai nostri amici e al professore. Ora ve ne facciamo conoscere alcune.

Mariam Niazai ci ha portato un piatto dell’Afghanistan, lo ’Sheeryakh’, che è un dolce fatto con latte, zucchero, amido di mais, vaniglia e pistacchi tritati. In Afghanistan si coltivano diversi prodotti agricoli, grazie alla varietà di climi e terreni nel Paese. Le principali coltivazioni sono frutta (in particolare secca e appunto pistacchio), cereali, piante aromatiche e spezie. La prossima ricetta è di Alessio Porpiglia dalla Moldavia: il ’Buorsc’, un piatto unico fatto con il pollo, due litri d’acqua, sedano, patate, succo di limone, un uovo, pepe, sale e infine del pane fresco. La Moldavia ha un clima favorevole all’agricoltura, si coltivano principalmente vite, frutta, cereali e girasoli.

Malak Naamatallah presenta un piatto di nome ’Tajine’, tipico del Marocco: si prepara con agnello, zafferano, verdure, coriandolo, frutta secca, curcuma e paprika. il Marocco è un Paese ricco di terre fertili e con un clima mediterraneo. Le principali coltivazioni includono frutta e verdura, olio d’oliva, mandorle e argan. Il prossimo piatto è di Thinuka Rhuan, dallo Sri Lanka. Si prepara con zucchero di canna, farina di riso, latte di cocco, zucchero di caramello, cinque cartamonni, anacardi e vaniglia.

Lo Sri Lanka ha terreni fertili e un clima tropicale. Un vero paradiso! Le principali coltivazioni sono cocco, riso, caffè e spezie.

La nostra compagna Agata Alfieri ci ha portato un piatto della Sicilia, la pasta alla norma. Un piatto mediterraneo che si prepara con la pasta, melanzane fritte, pomodoro, ricotta salata e basilico fresco. La Sicilia ha un clima mediterraneo caldo e soleggiato con terreni fertili, dove si coltivano agrumi e molti altri frutti, olive, cereali, ortaggi e legumi. L’ultima ricetta è di Alessandro Parazza: il Budino. È fatto con ricotta, uova, mandorle dolci e amare, scorza di limone, zucchero e caramello. Questo lavoro ci ha permesso di imparare cose interessanti e di conoscerci meglio.

 

Abbiamo intervistato i genitori dei fratelli gemelli Anna ed Enrico Tortelli, che hanno un’azienda agricola biologica.

Cos’è l’agricoltura biologica? «L’agricoltura biologica non utilizza gli Ogm o i fertilizzanti chimici che danneggiano e impoveriscono il terreno; tende invece a utilizzare i fertilizzanti naturali che incidono positivamente sulla qualità del prodotto. L’agricoltura bio è salutare per i consumatori perché fertilizzanti e antiparassitari chimici sono un po’ dei veleni: se ingeriti costantemente si accumulano nel nostro fisico e possono essere dannosi per la salute».

Che vantaggi porta l’agricoltura bio? «I vantaggi sono tanti, ad esempio la riduzione dell’inquinamento del terreno e delle falde acquifere. L’agricoltura bio vorrebbe ridurre la presenza di microplastiche e di agenti chimici nel cibo; aiuta la salute e l’ambiente».

Perché è meglio comprare cibo bio? «Perché aiuta l’economia locale. Inoltre, comprando cibi bio, legati al chilometro zero, si ha più sicurezza sull’origine di ciò che si mangia, di come è stato coltivato e dell’impatto che ha sull’ambiente. Per chilometro zero si intende un’agricoltura che predilige l’acquisto di cibi che provengono dalle campagne più vicine a te. Per esempio: se avessimo un ortaggio biologico, ma proveniente da lontano, quel cibo non sarebbe esattamente bio. Perde la sua caratteristica bio a causa del trasporto inquinante».

 

Anche fare la spesa può essere sostenibile, quando compriamo prodotti che hanno basso impatto sull’ambiente. Per esempio, è meglio acquistare o consumare frutti e ortaggi di stagione. Vi spieghiamo meglio: se assaggiate una fragola in inverno (le abbiamo viste al supermercato ai primi di febbraio, anche se il frutto è estivo), non sarà sicuramente buona. E chissà quante centinaia forse migliaia di chilometri avrà percorso.

Ecco quali sono i frutti giusti da mangiare nelle stagioni: in estate ci sono pesche, albicocche, pere, meloni, angurie, ciliegie e mirtilli; in autunno, castagne, uva, melograno, pompelmi e fichi d’india (dal sud Italia). In inverno, abbiamo arance, limoni (dal sud Italia), uva, cachi, kiwi e Ananas (centro America). In primavera, arance, mandarini (dal sud Italia), fragole e ciliegie. Frutta e verdura se mangiati nella stagione giusta sono più buoni e nutrienti. Quelli biologici sono più costosi, ma non danneggiano il terreno e noi cresciamo più sani, aiutando l’ambiente.

Classe 1C: Alfieri Agata, Alyassin Yazan, Arisa Fatema, Bapari Shad, Benelli Filippo, Braga Olivia, Craciun Alberto, Dal Prete Damian, Dar Muhammad Moosa, Ekator Precious, Hossain Anhaa, Labate Elisa, Li Yu Xin, Naamatallah Malak, Niazai Mariam, Pablo Veronica, Parazza Alessandro, Pecora Ariel, Propiglia Alessio, Siriwardena Thinuka Ruan, Valente Alan, Zehra Hoorain.

Professore Michele Ruggeri, con la supervisione della professoressa Tiziana Traini.

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