ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Salesiani di Bologna (BO) - 3B

Dopo la pioggia arriva la solidarietà Come rispondere all’alluvione

La classe 3B dell’Istituto Salesiani racconta cosa ha compreso dopo i disastri del 2023 e del 2024 «Tanta la paura. Ma il sostegno tra i cittadini bolognesi è stato straordinario: molte le iniziative»

Nel maggio del 2023 e nell’ottobre del 2024 a Bologna si sono verificate due alluvioni che hanno colpito anche altre zone dell’Emilia-Romagna. Le intense piogge hanno provocato numerosi problemi alla popolazione. Le cause principali delle alluvioni sono stati i letti inadatti dei fiumi e le precipitazioni fortissime, concentrate in un breve periodo di tempo. L’intensità delle piogge ha impedito al terreno di assorbire l’acqua. Inoltre, le colline di Bologna hanno contribuito a far defluire l’acqua verso le zone abitate. I danni causati dalle alluvioni sono stati molteplici.

Abbiamo visto tante abitazioni allagate, molte persone costrette ad abbandonare le proprie case. Le strade si sono riempite d’acqua, rendendo impossibile la circolazione e causando difficoltà al trasporto pubblico. Anche il commercio ha subito danni. Numerosi ponti e strade sono diventati impraticabili. Le linee elettriche e telefoniche sono state interrotte, provocando blackout e isolando alcune aree della città. Scuole e ospedali hanno affrontato gravi difficoltà per continuare le loro attività.

Tutto ciò ha avuto un impatto importante sulla popolazione. Molti cittadini hanno perso tutto quello che avevano. La paura è stata tanta nei giorni successivi alle alluvioni. Lo è ancora, ogni volta che piove molto. Tuttavia, la solidarietà tra i bolognesi è stata straordinaria, con numerose iniziative di volontariato e supporto reciproco.

L’intervento della Protezione Civile è stato molto importante dopo l’emergenza. Grazie ad essa è stato avviato un piano di ricostruzione per riparare i danni e di ammodernamento della struttura idrica, per prevenire futuri allagamenti e mettere in sicurezza le aree a rischio.

Le alluvioni di Bologna sono state sì una tragedia che ha messo in difficoltà la città e i suoi abitanti, tuttavia, la reazione dei cittadini ha dimostrato a noi ragazzi che l’altruismo e la solidarietà con semplici gesti possono fare comunque la differenza.

Le studentesse e gli studenti della classe 3B dell’Istituto Salesiani: Agresti Alessia, Armeni Thomas, Barbi Margherita, Bitetti Nicolò, Buganè Lorenzo, Caruso Riccardo, Cavazzoni Lorenzo, Dalmastri Sarah, De Pace Viola, Franchini Mattia, Guizzardi Francesco, Mattarozzi Mario, Menzani Thomas, MIaton Matilde, Nicolosi Jacopo, Perrella Valentino, Ricci Filippo, Scardovi Vittorio A.,Stefanou Roberto, Tafouedong Leandra M., Tomba Diego, Uleri Ulisse, Visani Alessandro, Vivolo Martina, Wu Yi Yang, Zocca Luca.

 

Le alluvioni di maggio del 2023 e quella di ottobre del 2024 sono state un disastro per Bologna, dintorni e altre province dell’Emilia-Romagna, causando danni gravissimi.

Soprattutto molte persone hanno dovuto trasferirsi, data la quantità di acqua e di fango.

Infatti, in alcune zone come i bacini del Crinale e la Collina Forlivese si sono registrati 30 centimetri di acqua. Alcune città della provincia hanno voluto mettere in atto misure per contenere i rischi sanitari distribuendo kit di primo soccorso in tutte le città e purificatori per l’acqua.

I primi a spendersi per la popolazione sono stati i vigili del fuoco. Hanno lavorato per giorni che sembravano infiniti, effettuando migliaia di interventi. Ma, oltre all’aiuto dei vigili del fuoco e della Protezione Civile, si sono attivati anche i cosiddetti «Angeli del Fango», ovvero giovani volontari che hanno contribuito alla rimozione dei residui della catastrofe, ripulendo strade, cantine, scuole e case con attrezzi di fortuna, come meglio potevano organizzarsi.

Questi ragazzi hanno contribuito alla distribuzione di beni e alla raccolta di persone in punti sicuri. Hanno anche lavorato senza le protezioni adeguate, esponendosi a rischi fisici. La loro azione ci ha mostrato l’importanza della partecipazione e ha ispirato altre comunità a reagire con spirito solidale in situazioni di crisi.

 

Uno dei tanti casi di attività colpite dalle alluvioni è il ristorante Corte dei Molini a Castello, in provincia di Bologna. Il proprietario ci ha raccontato che lo scorso ottobre il suo locale in poco tempo si è allagato due volte. Tra le problematiche da affrontare, il ristoratore si è ritrovato due metri di acqua negli ambienti del ristorante che hanno rovinato pareti e mobili costringendolo a buttare via tutto.

Per riaprire alcune persone si sono offerte volontarie, contribuendo a pulire fango e acqua dal ristorante, così da permettere al proprietario di riavviare la sua attività il più rapidamente possibile.

Nonostante l’aiuto dei volontari il ristoratore continua a temere che nei prossimi mesi possa accadere un’altra alluvione e, se così fosse, la sua attività potrebbe essere nuovamente colpita.

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