ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria I grado Sacro Cuore di Cesena (FC) - 3A, 3B

Stop alla violenza sulle donne C’è un femminicidio ogni 72 ore

Gli studenti della scuola media Sacro Cuore si sono soffermati sulla tematica della parità di genere Lo stipendio settimanale medio degli uomini nel 2024 supera di 142 euro quello delle colleghe

In occasione della festa delle donne, che si tiene l’otto marzo ogni anno, abbiamo deciso di soffermarci su due tematiche molto attuali che riguardano tutti noi, ossia la parità di genere e la violenza contro le donne, chiedendoci anche in che modo il Comune di Cesena intervenga, a livello locale, per contrastare questi avvenimenti. La situazione attuale dei diritti delle donne cambia molto a seconda del paese e dell’area geografica presa come riferimento. Sicuramente, in Italia come in tutti i paesi più avanzati, le donne godono di molti diritti, acquisiti nel tempo, ma non sempre questo equivale a un livello di parità, soprattutto in ambito lavorativo. In Italia infatti, secondo i dati dell’Inps, lo stipendio medio settimanale degli uomini nel 2024 è pari a 643 euro, superiore del 28,34% rispetto ai 501 euro delle donne. Questo significa che se una donna fa lo stesso lavoro con le medesime ore di un uomo, l’uomo ha comunque uno stipendio più alto rispetto a quello della donna, quindi, nonostante si siano fatti diversi progressi, attualmente la parità di genere in Italia è sicuramente da migliorare.

Inoltre, un altro problema molto diffuso è quello riguardante la violenza di genere. I dati Istat mostrano che in Italia il 31,5% delle donne ha subito durante la propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, per esempio da ex partner, ma anche da amici o familiari. Il Report ‘Violenza sulle donne’ aggiornato a marzo 2024, evidenzia che nel 2023 le vittime diviolenzasessualesonostate6.062, di cui il 91% donne. I motivi alla base di questi crimini sono molteplici e variano da gelosia a considerazione della donna come proprietà dell’uomo. Il femminicidio, inteso come l’uccisione di una donna per mano di un uomo, è il crimine più estremo e deriva dalla violenza di genere.

Purtroppo, l’Italia è testimone di numerosi casi di femminicidio ogni anno. In base alle statistiche, circa ogni 72 ore, viene uccisa una donna, una grave situazione che non può essere ignorata. Per questo lo stato Italiano dal 2013 ha introdotto una nuova legge, con cui ha sancito misure importanti per tutelare le vittime di violenza, co-me l’ampliamento delle misure di protezione per le donne, l’introduzione di pene più severe per gli aggressori e ha creato alcuni percorsi di reinserimento per le donne che riescono a uscire dalla violenza. Un altro passo importante è stato il ‘Codice Rosso’, in vigore dal 2019, che ha velocizzato i procedimenti giudiziari riguardanti i crimini di violenza di genere e ha istituito una rete di supporto per le vittime. Il comune di Cesena, ma anche tutta Italia sta cercando di diminuire questi strazianti episodi.

Hilary Catoggio, Lucia Baldisserri, Caterina D’Alonzo classi 3 A e 3 B, scuola media Sacro Cuore, Docente Elisa Del Testa Dirigente Elisa Bolognesi

 

Ispettore Veronica Gatti, del commissariato di Cesena, secondo lei uomini e donne hanno la stessa possibilità di relazionarsi in ambito lavorativo? «Dipende dal tipo di lavoro, perché, per esempio, nel mio lavoro è più complicato, però in base alle indagini fatte in questi anni abbiamo notato che le donne hanno una alta possibilità di relazionarsi durante il loro lavoro».

A Cesena sono comuni i femminicidi? «I femminicidi intesi come morte, non sono fortunatamente co-muni. L’ultimo risale a 10 anni fa, e ce ne sono stati circa quattro dal 2007 quindi in generale non sono tantissimi».

Invece la violenza e gli abusi sulle donne sono comuni? «I casi di violenza a Cesena sono molto più comuni rispetto ai femminicidi: stiamo parlando di maltrattamenti, stupri e stalking. Sono chiamati ‘casi di reati di codice rosso’, da una legge del 2019. La polizia di stato tratta spesso questi casi, che causano una grande sofferenza alla donna, e anche se non sono così tanto comuni come nelle grandi città italiane, ce ne sono circa 10 ogni mese».

Cosa sta facendo il comune di Cesena a riguardo? «Il comune di Cesena – e non solo – ha instaurato una rete antiviolenza dove si coordinano tutte le forze possibili per contrastare questo fenomeno. Ci sono riunioni, sportelli di ascolto per le donne, luoghi di ristoro, o case protette dove solo la polizia sa dove le vittime si trovano, per tenere in ’salvo’ la persona abusata».

 

La tematica della parità e della violenza di genere è stata affrontata nel film ‘C’è ancora domani’ di Paola Cortellesi. É ambientato negli anni 40, e la regista interpreta Delia, una giovane donna, moglie e madre di tre figli, imprigionata in un rapporto non paritario con il marito, che la tratta come un oggetto di sua proprietà arrivando spesso all’uso della violenza.

L’arrivo di una lettera misteriosa, accende in lei il coraggio di sperare in un futuro migliore. Così venivano trattate le donne nel 1946. La tematica affrontata è quella del non arrendersi davanti alle difficoltà che si ripetono ogni giorno ed è importante avere qualcuno che ti sostenga e che ti capisca. Le donne del film sono rassegnate a vivere in una società che trova gli abusi normali.  

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