La storia di Rozzum insegna a non fermarsi alle apparenze
Gli studenti hanno assistito al film ‘Il robot selvaggio’, candidato all’Oscar Una fiaba moderna ed emozionante in cui colpisce il processo di umanizzazione dell’automa
«Dove non arrivano le ali sarà il cuore a colmare la differenza».
Queste poche parole riassumono un film che vuole insegnarci ad aprire il cuore davanti a situazioni inaspettate o addirittura incredibili. Ci suggerisce di non fermarci davanti alle apparenze e ci esorta a superare le differenze e i pregiudizi nei confronti del diverso. Il 6 febbraio tutti gli alunni dell’istituto comprensivo Padre Orazio Olivieri, hanno partecipato alla proiezione del film della DreamWorks Animation ‘Il Robot selvaggio’. Uscito nell’ottobre del 2024 in tutti i cinema d’Italia, è stato candidato a tre Oscar. Il protagonista è un robot chiamato Rozzum (Roz) che viene perso, per un incidente aereo, in un’isola lontana e popolata solo da animali. Dopo un breve periodo di smarrimento, cerca di essere d’aiuto agli animali, ma riesce solo a spaventarli. Cacciato da tutti, distrugge accidentalmente un nido di oche, lasciando intatto solo un singolo uovo.
Da questo uovo nasce un’ochetta di cui Roz si prende cura e alla quale dà il nome di ‘Becco Lustro’. A questo punto il film entra in un momento narrativo ricco di emotività e profonda umanità, che contrasta con la natura elettronica di Roz.
L’automa riesce ad uscire dalle vesti di macchina programmata, per intraprendere un interessantissimo percorso di umanizzazione. Il film evidenzia con insistente e proficuo intento educativo i passaggi emotivi di Roz che mostrerà di scegliere la via del bene e dell’amore nell’intento pseudo materno di proteggere la vita del paperino. Altri animali sono coinvolti nell’impresa e a loro volta mostreranno un’evoluzione verso importanti valori positivi. Tutto porterà al successo finale del piccolo, ormai grande, papero. Quando arriva l’inverno, Roz decide di condividere la sua tana con tutti gli animali del luogo, a patto di non litigare: li salverà dal freddo e li proteggerà quando lo costringeranno a ritornare nel suo mondo. Il messaggio di questo film è di non fermarsi alle apparenze, ma di conoscere davvero chi ci troviamo davanti, prima di giudicarlo. È una fiaba moderna, emozionante e ricca di dolcezza. Ci siamo emozionati! Si focalizza specialmente sulla natura, la tecnologia e il loro reciproco rapporto.
Ci insegna che la gentilezza è il vero metodo per la sopravvivenza: anche un robot è capace di avere emozioni e, ognuno di noi, anche le persone più perfide, sotto sotto nascondono un piccolo cuore buono.
Quattro incontri per parlare di affettività e conoscenza del sé. La nostra classe II A di Pennabilli ha partecipato al progetto ‘Educazione all’affettività e alla conoscenza del sé’ guidato dalla docente Mariangela Di Pasquale e con la partecipazione dell’assessore comunale Ilaria Riccardi. Quattro sono stati gli incontri e, dopo la condivisione delle emozioni nel rispetto dei turni di parola, una delle attività più significative è stata ‘l’abbraccio speciale’, cuore a cuore, in cui ci siamo sentiti amati e felici. Anche le classi prima e quarta di scuola primaria hanno partecipato al progetto. I bambini più piccoli sono stati maggiormente coinvolti nel teatrino delle emozioni. Con il progetto si è condiviso quello che fa soffrire o gioire, ciò che piace e, inizialmente, quasi tutti i litigi si sono risolti. Abbiamo imparato a esprimere i nostri pensieri, ad ascoltare quelli altrui e ad accettarli. Educazione affettiva nelle scuole: non si può fare senza!
Rischio sismico in Valmarecchia e nel resto del mondo. Di questo si è parlato nell’incontro con due geologi, venerdì 31 gennaio, nella scuola media di Pennabilli. Sono saliti in cattedra i due geologi Veronica e Simone, in collaborazione con il museo naturalistico del Parco Sasso Simone Simoncello, per una lezione sul rischio sismico. In un primo momento gli esperti hanno spiegato cos’è un terremoto, per poi parlare delle sue cause, delle conseguenze e dei luoghi più esposti ai sismi. Per quanto riguarda l’Italia, la regione meno soggetta a terremoti è la Sardegna, perché si trova nel centro della placca continentale.
Nel nostro piccolo paese, Pennabilli, da quando è stato possibile misurare l’intensità dei sismi, si sono verificati ben 46 terremoti dannosi. Purtroppo, recentemente, in altri paesi come in Myanmar e in Thailandia, le scosse sono state devastanti.
Per capire meglio gli argomenti trattati, gli esperti hanno svolto diverse dimostrazioni. Una di queste, forse la più interessante, è stata la simulazione dei diversi movimenti di onde sismiche attraverso l’oscillazione di una molla di metallo che ha riprodotto gli eventi tellurici. I due geologi hanno dimostrato come si comportano gli edifici durante un terremoto, utilizzando alcuni modellini. Abbiamo imparato che più un palazzo è rigido, più l’oscillazione è veloce.
Il sistema ‘It-Alert’ ha la funzione di avvisare i civili in caso di catastrofi naturali ma per il terremoto serve anche prevenzione.