ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Dante Arfelli di Cesenatico (FC) - 2A

Un mondo a misura di tutti Niente barriere architettoniche

Gli alunni della 2ª A della scuola media ‘Dante Arfelli’ indagano sull’accessibilità a Cesenatico Il Comune si è impegnato molto per aiutare le persone con disabilità o difficoltà motorie

Siamo gli alunni della 2ª A della scuola media Dante Arfelli, e quest’anno abbiamo deciso di affrontare un tema che ci sta particolarmente a cuore: l’accessibilità a Cesenatico. Pensiamo che riflettere sull’importanza di progettare spazi adatti a tutti, sia un ottimo modo per riflettere sull’inclusività e sui diritti delle persone con disabilità.

Abbiamo studiato cosa sono le barriere architettoniche e abbiamo voluto capire se la nostra città è davvero ‘a misura di tutti’. Le barriere architettoniche sono ostacoli che limitano o impediscono alle persone con disabilità di accedere in modo autonomo a servizi pubblici o spazi comuni. Possono essere permanenti, come scalini o marciapiedi troppo stretti, oppure temporanei, come sentieri ricoperti di ghiaia. Esistono anche barriere meno evidenti ma altrettanto problematiche, come semafori senza segnalazioni sonore per non vedenti, oggetti sporgenti che possono rappresentare un pericolo, parapetti ‘pieni’ che ostacolano la visuale o percorsi privi di pavimentazione. Armati di buona volontà, alcuni di noi sono andati in giro per Cesenatico a osservare la situazione. Abbiamo visto che la maggior parte dei negozi ha l’accesso facilitato per le persone in sedia a rotelle, come mostra anche Google Maps. Anche a Cesenatico, la Cooperativa stabilimenti balneari offre servizi per le persone con disabilità motorie, come le sedie a rotelle multifunzionali che consentono di vivere il mare.

Ci sono passerelle nelle spiagge libere e postazioni internet per persone con disabilità visive. Però, abbiamo anche notato che non è tutto perfetto. Alcune zone presentano ancora delle barriere architettoniche. Ad esempio, alcuni marciapiedi sono troppo stretti o dissestati, rendendo difficile il passaggio con una carrozzina o un passeggino. Abbiamo anche notato che alcuni edifici pubblici non hanno ascensori o rampe adeguate.

Da un sondaggio che abbiamo effettuato nella nostra scuola, ci risulta che 18 studenti su 23 hanno dato un punteggio di 2 su una scala da 1 a 4 quando abbiamo chiesto quanto fossero accessibili gli spazi che frequentano. Il Comune di Cesenatico ha fatto molto per aiutare le persone con disabilità o difficoltà motorie. Sono state messe rampe per l’accesso ai luoghi pubblici, allargate le porte di ingresso, installati ascensori o servoscale, e creati segnali che rendono più semplice spostarsi. Sono stati aggiunti parcheggi riservati ai disabili. Noi alunni della 2ª A sappiamo che la nostra città ha fatto già molto per migliorare l’accessibilità, ma crediamo che si possa fare di più. Alcuni miglioramenti potrebbero riguardare la creazione di percorsi più facili per raggiungere le spiagge, la sistemazione delle strade, l’adattamento degli autobus e delle fermate. Sarebbe utile creare campagne per educare i cittadini sull’inclusione e sviluppare strumenti tecnologici, come app, per facilitare gli spostamenti.

 

Da molti anni la nostra scuola ospita il progetto ‘Marciapiede didattico’, coordinato da Adra.

«Il Marciapiede didattico non è solo un progetto educativo – ha detto la psicologa Sara Valerio – ma un’esperienza che ci aiuta a cambiare il nostro modo di vedere le cose. Anche gesti semplici, come il parcheggio di una bicicletta o di un motorino, possono trasformarsi in ostacoli enormi per chi si muove in carrozzina. Livio Ceccarelli, presidente dell’associazione paraplegici, ci ha raccontato le sfide che affronta ogni giorno.

Ex infermiere, da 36 anni vive in carrozzina a seguito di un incidente stradale. «Adattare gli spazi domestici è fondamentale per continuare a vivere in autonomia – ha spiegato Livio – serve spazio sufficiente per muoversi, mangiare e utilizzare il bagno. Ma le difficoltà non si fermano alle mura di casa». Tante le barriere nei luoghi pubblici: gradini, scale, e bagni per disabili inadeguati. «Mi sono trovato – ha detto – in un locale il cui bagno per disabili era al piano inferiore, raggiungibile solo tramite scala». «Sta a noi decidere come percepire la diversità – ha detto la psicologa Valerio – se vederla come un problema o accettarla come una parte della persona». Anche il linguaggio è fondamentale: oggi si preferisce dire ‘persona con disabilità’ anziché ‘disabile’, proprio per riconoscere che la disabilità è solo una parte della persona, e non ne definisce l’interezza».

La classe 2ª A della scuola media Dante Arfelli

 

Anche la biblioteca comunale di Cesenatico sta facendo molto per essere accessibile a tutti.

Tutte le aree, tranne il soppalco archivio, sono accessibili grazie a un ascensore interno e alla rampa all’ingresso.

Ci sono due bagni accessibili, uno nella sezione bambini e uno al terzo piano. La biblioteca offre anche tanti libri speciali, come audiolibri, libri ad alta leggibilità, silent book e libri in simboli Caa, oltre a saggi sull’inclusione e la disabilità. Dalla nostra ricerca, abbiamo capito che Cesenatico è una città che si impegna molto per essere accessibile, ma ci sono ancora delle sfide da affrontare. Come classe, continueremo a sensibilizzare i nostri compagni e le famiglie su questo tema e a proporre idee concrete per eliminare le barriere architettoniche. È una questione di giustizia: tutti dovrebbero avere le stesse possibilità di muoversi e di vivere la città senza barriere.

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