ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Gaudiano di Pesaro (PU) - 2D

Il ciambellano e il lupo nel parco Simona racconta il San Bartolo

La seconda D ha incontrato la nota scrittrice pesarese Baldelli Nei suoi libri nuvole, fate, fantasmi e l’espressione delle emozioni umane. «Lei suscita domande»

«Giamblano. Non c’erano dubbi: era un giamblano». Così inizia il libro ”Il ciambellano e il lupo” scritto dall’autrice pesarese Simona Baldelli che la 2ª D della scuola Gaudiano ha intervistato il 17 maggio. La storia del ciambellano e il lupo, ambientata sul colle San Bartolo in provincia di Pesaro, è nata da una richiesta della casa editrice Emons Edizioni per completare la collana “Piazza bella piazza – storie in giro per l’Italia” e dove l’autrice ha deciso di far conoscere le nostre zone e anche il nostro dialetto a tutti per rendere più realistico il racconto. La scrittrice afferma che spesso nei suoi romanzi, sono presenti elementi storici realmente accaduti ed altri fantastici, queste due componenti si mescolano insieme: i suoi libri iniziano con la realtà e continuano con la fantasia che serve ad allargare lo sguardo.

Nuvole, fate, fantasmi sono l’espressione delle emozioni umane e servono per valorizzare la vicenda. I protagonisti dei suoi racconti appartengono a epoche storiche differenti perché le piace immedesimarsi nelle loro vite per provare esperienze diverse e in particolare i personaggi femminili hanno caratteri forti e decisi. Fra i temi su cui si sofferma maggiormente troviamo il lavoro, la realizzazione dell’essere umano e la lotta delle persone per superare i loro limiti. L’autrice non vuole trasmettere nessun tipo di insegnamento, lei alla nostra età non ascoltava gli adulti e odiava le persone che volevano trarre una morale da ogni cosa per questo il suo obiettivo è solo quello di suscitare nel lettore delle domande; i libri infatti si scrivono in due: uno è lo scrittore e l’altro è il lettore che li può interpretare come preferisce. Il suo romanzo a cui è particolarmente legata è ”Evelina e le fate” (2013), per lei è così importante perché da lì è iniziata la sua carriera, e molte case editrici le hanno proposto delle collaborazioni. Noi le abbiamo chiesto qualche curiosità tra cui quale lavoro le sarebbe piaciuto fare se non avesse avuto successo come scrittrice, la sua risposta è stata l’operatore subacqueo visto che è una persona curiosa sempre pronta a scoprire nuovi mondi come quello marino. Nella vita ha sempre inseguito i suoi sogni, è diventata un’attrice e una regista.

Ha diversi progetti futuri tra cui un libro per adulti, che ha quasi terminato e uno per ragazzi che ha appena iniziato, ma il suo unico obiettivo rimane dedicare del tempo a se stessa, per essere felice e serena con le persone che ama. Ringraziamo Simona per averci donato il suo tempo. Abbiamo conosciuto una donna sincera, da ammirare per la sua semplicità, lealtà e bellezza interiore. Ama il suo cane, la natura che la circonda e il suo silenzio e ne siamo rimasti molto colpiti. Vi possiamo solo consigliare di iniziare a leggere almeno uno dei suoi incantevoli libri!!

Classe 2D: F. Ballestrieri, E. Beslagic, L. Della Fornace, B. Forlani, A. Gennari, A. Gurini, L. Lattanzi, M. Morotti 

 

Il San Bartolo è un’area naturale protetta situata sulla costa adriatica, nella provincia di Pesaro e Urbino. E’ composta da grotte, falesie, colline che emergono tra le coste sabbiose con una strettissima spiaggia formata da depositi di ghiaia. Questa zona è ricca di borghi affascinanti come Gabicce Monte, Casteldimezzo, Fiorenzuola di Focara e altri. Molte leggende sono legate a quest’area che la rende ancor più affascinante. Si dice infatti che nel tratto di mare tra Pesaro e Cattolica esistesse una città romana chiamata Valbruna, l’Atlantide dell’ Adriatico, inabissatasi a causa di un terremoto. I marinai raccontano di aver visto nel fondo, resti di strade e colonnati. Si narra anche che sul monte prima di Castel di Mezzo ci fosse un tempio romano dedicato a Giove e invece dove adesso c’è l’hotel Capo Est esistesse un’anfiteatro romano.

2ªD: E. De Vito, E. Bruscoli, M. Malak Mognato

 

«Il ciambellano e il lupo» è un romanzo scritto da Simona Baldelli, ambientato sul San Bartolo, in provincia di Pesaro-Urbino, che narra la storia di Giorgio, 14enne, che cresce durante la Seconda guerra mondiale, senza la presenza di un padre, andato in guerra e in seguito imprigionato nel Montenegro.

Al suo ritorno Giorgio non lo riconosce per il carattere indurito e tra loro s’instaura un muro di incomprensione. Il ragazzo affronterà le sue paure impersoni-ficate nell’incontro con un lupo che ha lo stesso sguardo del padre; si prenderà cura della belva ferita e nascerà un rapporto di fiducia. Di questo libro ci è piaciuta la tematica della guerra, perché l’autrice si è basata su un fatto realmente accaduto, il ritorno di suo nonno dal campo di prigionia, il rapporto padre-figlio che si ristabilisce quando entrambi affrontano le proprie insicurezze; il legame tra Giorgio e il lupo, perché nonostante ne avesse paura, ha saputo affrontarlo senza l’aiuto di nessuno. L’ambientazione in luoghi conosciuti e l’uso del dialetto come “T’si’ un giamblen”, “Ven machè” ci ha legato alla storia.

E il libro ci ha insegnato che nella vita bisogna avere coraggio: per amare perché Giorgio ha avuto l’audacia di rivolgere la parola alla sua innamorata e per affrontare le proprie paure.

Classe 2D: D. Pacini, A. Gelanzè, D. Lodovici, M. Dayani, G. Giovanditto, N. Petic, M. Bonaccio, E. Giampaoli, P. Yasithma

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