ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Lotto di Loreto (AN) - 2F

Noi giovani ci rifugiamo nei social In compagnia per essere felici

Il problema è che non vediamo la soluzione e finiamo per essere dipendenti dagli smartphone A scuola ci abituiamo a stare attenti, ma ci andiamo solo perchè siamo obbligati

Oggi condivideremo con voi il nostro punto di vista sulla nostra quotidianità. Metà della nostra giornata si svolge a scuola, l’altra metà a contatto con la famiglia.

Ormai i ragazzi pensano che la scuola e i rimproveri dei genitori siano inutili. Per la generazione Z questo mondo non ha senso. È un po’ come la matematica, se la capisci sei «a cavallo», se non la capisci sei spacciato. Il problema è che i ragazzi non vedono la soluzione, o meglio, la vedono nei social! Decidono di rifugiarsi in una realtà che reputano migliore. I social sono un virus, che colpisce a livello globale. Se tu non fai parte di quella catena di informazioni, sei out. Ma non puoi esserne fuori perché così saresti «diverso», non seguiresti la moda. Quindi ti connetti sempre di più, finendo per diventare dipendente. La prof. ha visto con i suoi occhi quello che sta succedendo e oggi proverà a venire con noi nel nostro mondo, che per gli adulti a volte è distante e incomprensibile.

Quanto vi sentite protagonisti del vostro fare e quanto vi sembra di subire le scelte degli adulti? «I pareri tra noi sono contrastanti: alcuni si sentono soldatini limitati al volere dei genitori. Altri invece si sentono semplicemente guidati verso la strada giusta. Secondo noi ci sono adulti più severi e altri più accondiscendenti».

A volte sembra che non siate allenati all’ascolto. Noi adulti attribuiamo spesso la causa ai videogiochi. Che ne pensate? «La colpa non è dei videogiochi ma dei social, specialmente TikTok. Ci sono video che durano poco e riducono la nostra soglia di concentrazione. Ci abituiamo a stare attenti per pochi istanti e andiamo a cercare subito un nuovo input. Una minoranza del gruppo dice anche che qualcuno non riceve buoni stimoli a casa, quindi si arrangia con il telefono».

Cosa vi rende felici? «Per essere felici abbiamo solo bisogno di stare in compagnia e praticare uno sport».

E a scuola? Come vi sentite? «In generale abbiamo paura della scuola e ci andiamo solo perché siamo obbligati o perché vediamo i nostri amici».

La scuola è certamente intensa. 

Il pomeriggio avete bisogno anche di svago. Loreto vi offre spazi e risorse per questo? «A Loreto non c’è molto per noi.

Sarebbe bello se ci fossero anche eventi pensati per la nostra età. E gli unici posti di ritrovo ci sembrano dedicati agli anziani».

Sofia Camponi Aloisi, Emanuele Catalani, Riccardo D’Amicis, Davide D’Attanasio, Giulia De Angelis, Emma Diodovich, Eva Elisei, Delfina Gigena Guzmán, Lavinia Machella, Ginevra Eulalia Oropel, Damiano Palazzo, Eleonora Rinaldi, Alice Silvetti II F, scuola media Lotto di Loreto

 

A Loreto negli ultimi anni il divertimento dei ragazzi sta svanendo. Ormai le strade sono quasi deserte e non si sentono più i bambini che giocano. Questo è dovuto al fatto che i ragazzi d’oggi preferiscono restare dentro casa a giocare con i dispositivi elettronici invece di uscire con gli amici. Purtroppo il Comune ha deciso di chiudere tutti i campetti da calcio. Per questo abbiamo intervistato Massimo Guerrini, segretario del Comitato del quartiere Costabianca, e Nicola Orsini, direttore generale del Loreto Calcio 1902.

Signor Orsini, sa come è successo tutto questo? «Si era evidenziato uno stato di inagibilità degli spogliatoi in quanto non in linea con le nuove normative: mancanza del locale infermeria e dei bagni per i disabili».

Cosa pensa dell’accaduto? «Prima di agire in maniera così drastica, sarebbe stato bene avere un ‘piano B’, visto che la sicurezza dei nostri giovani non è mai stata a rischio».

Cosa succederà in futuro? «I lavori di messa a norma sono già iniziati e quindi prevedo che entro il 30 giugno si possa riavere l’impianto sportivo. Noi abbiamo collaborato con il Comune al fine di non far perdere nemmeno un allenamento al nostro settore giovanile. I ragazzi hanno continuato a giocare nei campi a norma disponibili».

Signor Guerrini, lei sa com’è accaduto tutto questo? «È iniziato tutto dall’incidente di Corinaldo, a seguito del quale il prefetto ha ordinato a tutti i Comuni di verificare lo stato di idoneità e sicurezza degli impianti. In Comune alcuni rappresentanti della comunità hanno discusso dell’esigenza di mettere a norma le strutture chiuse. Ci sono in effetti campi non in sicurezza. Molti ragazzi vanno a giocare al campo di Costabianca perché è uno dei pochi a norma».

Cosa pensa della situazione? «Penso che si è perso tempo.

Spero che le strutture chiuse si rimettano a norma».

Che intenzioni ha riguardo a questo? «La massima collaborazione con l’amministrazione affinché si risolva il problema».

Possiamo già immaginare che tutti sono disposti a prendere in carico le questioni che riguardano i giovani per risolvere quanto prima questa spiacevole situazione.

Confidiamo nella fattiva collaborazione tra gli operatori del settore e l’Amministrazione comunale. Forza, i giovani di Loreto sono con voi!

 

Nicolas Brignoccoli, Brian Brugè, Valentino Corona, Michele Galli, Lorenzo Guerrini, Luca Mecozzi, Edoardo Orsini, Yari Pinelli, Gianluca Politi, Nicolò Rossi, Michele Rustichelli, Ergys Temaj. Classe II F 

Votazioni CHIUSE
Voti: 1

Pagina in concorso