ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Marco Polo di Lucrezia (Cartoceto) (PU) - 2A, 2B, 2C, 2D

Alla scoperta del Rinascimento Un’uscita al Palazzo di Urbino

Istituto Marco Polo di Lucrezia-Cartoceto Le classi seconde hanno visitato la città ducale, esplorando i suoi tesori artistici e architettonici, e concludendo un affascinante percorso didattico

A neanche 40 chilometri da dove viviamo, si trova la bella città di Urbino e il Palazzo Ducale di Federico da Montefeltro è la sua ‘perla preziosa’: è lì che la nostra scuola ha organizzato per le classi seconde un’uscita didattica, che si è rivelata interessante e divertente al tempo stesso, degna conclusione dell’affascinante viaggio nel Rinascimento, che abbiamo fatto con le nostre insegnanti di Lettere e di Arte.

Già soltanto l’avvicinarci al Palazzo, percorrendo ripide salite, strette viuzze e scalinate sfiancanti, ammirando gli splendidi scorci della famosa facciata dei Torricini, che di tanto in tanto facevano capolino tra le case, ci ha fatto comprendere lo stretto rapporto che Federico volle instaurare tra il suo palazzo e la città, come ci hanno spiegato poi le nostre guide, mostrandoci foto di Urbino dall’alto e illustrando le fasi architettoniche dell’edificio, per il quale il Duca chiamò al suo servizio famosi architetti, come Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini. La struttura più antica, già con l’attuale pianta, ma caratterizzata da merli, ancora visibili nei muri esterni, venne completata con il secondo piano: ci hanno spiegato che nelle parti più antiche del palazzo spesso sono presenti le lettere F.C. che si riferiscono al periodo in cui Federico, prima di essere nominato Duca, era ‘Conte’ di Montefeltro.

Quindi, per l’occasione, ci siamo trasformati tutti in esperti architetti e, con fogli e matite alla mano, abbiamo completato, secondo le regole della prospettiva centrale, il disegno del colonnato in stile corinzio del Cortile d’Onore, degli archi e del fregio con l’iscrizione in latino, che ci ricorda come in Federico coesistessero le doti di un grande condottiero con quelle di un uomo di profonda cultura e umanità.

Abbiamo continuato la visita interna al piano nobile, dove il Duca viveva con la sua famiglia e dove accoglieva i numerosi e importanti ospiti di corte. Ecco che, mentre passavamo da una stanza all’altra, colpiti dagli immensi spazi, dalle finestre con i sedili in pietra, dai grandi camini riccamente decorati, abbiamo visto i ritratti del Duca, con il suo inconfondibile profilo, sia dipinti che realizzati nella tecnica del bassorilievo, la sua alcova in legno, quasi una stanza dentro la stanza, e, con grande sorpresa, alcune opere presenti sul nostro libro di Arte, la misteriosa ‘Flagellazione’ di Piero della Francesca e la famosissima ‘Città Ideale’, con la sua simmetria e la perfetta prospettiva. Infine, saliti al secondo piano, da lì siamo tornati in un baleno nel Cortile d’Onore, scendendo la scala elicoidale interna al Torricino, quasi un ascensore che ha precorso i tempi. Salutando le nostre guide e la dimora della Signoria dei Montefeltro, siamo rientrati a scuola, stanchi sì, ma ricchi di bellezza e meraviglia.

Classi 2C e 2D, Istituto «Marco Polo» di Lucrezia-Cartoceto

 

Nella recente visita al palazzo Ducale, abbiamo avuto l’opportunità di ammirare «La città ideale», un’opera rinascimentale che rappresenta una visione armoniosa e perfetta della città, un esempio di equilibrio tra spazio, architettura e proporzione.

Questa visione di perfezione si trova in contrasto con il racconto letto, approfondito in classe, di Italo Calvino, “La città di Leonia”, tratto da “Le città invisibili”. Leonia è una città consumista, i suoi abitanti, per soddisfa-re i bisogni superflui indotti dalla pubblicità, consumano prodotti nuovi, gettando via i “vecchi” senza rimpianto, creando una montagna di detriti che rischia di crollare sulla città.

Il rinnovamento continuo non è sinonimo di progresso ma di una fuga dal passato, che non viene superato ma seppellito.

Se la città ideale rappresenta l’aspirazione ad un mondo perfetto, Leonia mostra l’effetto negativo di un progresso che non guarda al futuro ma si nutre del superfluo. Le due opere ci hanno fatto riflettere sulle nostre città moderne, intrappolate in un ciclo di consumo che ostacola la vera sostenibilità e su come le scelte quotidiane possono determinare il nostro benessere ma anche il futuro delle nostre comunità e del pianeta. In un mondo come quello di Leonia, la città perfetta rimane un sogno lontano.

Classe 2A, Istituto «Marco Polo» di Lucrezia-Cartoceto

 

Federico da Montefeltro, Duca di Urbino dal 1444 al 1482, è una delle figure più celebri del Rinascimento Italiano. Si distinse come abile condottiero e raffinato mecenate. Trasformò Urbino e la sua corte in un centro culturale e fece del Palazzo Ducale il cuore della città. Divenne punto di riferimento per tutta la cultura italiana, dall’astronomia alla matematica, passando per la musica e l’arte.

Attirò intellettuali e artisti come Raffaello e Piero Della Francesca. Abile stratega e uomo di grande acume politico, governò con una combinazione di diplomazia e forza militare. Fondò una delle più prestigiose biblioteche occidentali dell’epoca raccogliendo numerose opere.

Federico è un esempio di come un leader possa coniugare il potere con il sostegno alla cultura e alle arti, lasciando un’impronta indelebile.

Classe 2B, Istituto «Marco Polo» Lucrezia-Cartoceto

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