ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC Nardi di Porto San Giorgio (FM) - 3E, 3F

‘Giornata della Memoria’ Isc Nardi al Ghetto di Fermo

Le classi III F e III E rivivono il passato, partendo dal Medioevo e dai primi insediamenti ebraici Poi il ruolo fondamentale che gli stessi hanno svolto nella vita dei cristiani e per l’intera città

In occasione delle celebrazioni della ‘Giornata della Memoria’ l’Istituto comprensivo ‘Nardi’ di Porto San Giorgio ha colto l’occasione per conoscere alcuni aspetti della storia del proprio territorio, andando a visitare il ‘Ghetto’ ebraico a Fermo. Così, lo scorso mercoledì 22 gennaio, le classi III F e III E del plesso Borgo Rosselli hanno partecipato ad una visita organizzata da alcuni volontari impegnati nell’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico del fermano. Gli alunni, accolti dai membri dell’associazione nella Sala degli Specchi (situata all’interno dell’antico Palazzo dei Priori) hanno ascoltato il programma della giornata dal portavoce Piersanti Iacopini che ha fatto un’introduzione riguardante la vita degli ebrei nel Medioevo e il ruolo fondamentale che gli stessi hanno svolto anche nella vita dei cristiani. Ci è stato spiegato che molti di loro erano ricchi banchieri che prestavano denaro in cambio di una somma maggiore e per questo erano malvisti. Per coinvolgere di più gli alunni è stato mostrato un video relativo alle vicende fermane nel periodo tra il 1200 e il 1500, durante il quale ci fu una clamorosa battaglia tra il Comune di Fermo e quello di San Ginesio.

Durante questo periodo gli ebrei fermani vivevano già in città relegati in un quartiere ben definito.

Ma fu nel 1555 che Papa Paolo IV stabilì che gli ebrei abitassero in un quartiere a parte, dove potevano svolgere i loro traffici, e che fossero identificati attraverso un segno distintivo. Ecco quindi che anche a Fermo si ufficializzò il ‘Ghetto’ nella contrada di San Bartolomeo. Si trattava di una zona ben delimitata dove gli abitanti dovevano vivere confinati senza mischiarsi con gli altri cittadini. Nei periodi di crescita della popolazione, le case ormai piene, vennero rialzate.

Questo spiega perché il ghetto aveva strade strette e affollate delimitate da una o più porte di ingresso che in determinate circostanze venivano chiuse. Conclusa la conferenza, gli alunni hanno fatto una passeggiata per quel che rimane di questo ghetto, via via smembratosi nei secoli successivi. Durante la visita hanno scoperto, grazie ad un attore che lo impersonava, che a Fermo è vissuto uno dei più grandi poeti ebrei, Immanuel Romano, nato a Roma nel 1261 e autore di poesie in volgare, ammiratore e forse amico di Dante Alighieri. L’ultima tappa della nostra uscita didattica, è stato il luogo dove si suppone si trovassero la Sinagoga e il cimitero della comunità ebraica, di cui non rimangono che dei ruderi. Finita la visita gli studenti sono tornati a scuola soddisfatti di aver conosciuto un pezzo di storia del territorio in cui vivono.

Classe III F, coordinata dalla docente Laura Monaldi, Alberto Vicente Gallucci, Greta Segoni, Viola Ferrara

 

Vedere uno spettacolo teatrale in orario scolastico è ormai consuetudine utile per apprendere, a cui le studentesse e gli studenti dell’Istituto comprensivo ‘Nardi’ sono piacevolmente abituati. Così lo scorso novembre gli alunni si sono diretti al teatro comunale di Porto San Giorgio, per la rappresentazione del musical ‘La bestia nel cuore’, proposto dall’associazione ‘Genitori Oggi’. Dopo l’introduzione della presentatrice e attrice del musical, Carla Rossetti, ha avuto inizio lo spettacolo che tratta il tema della dipendenza dalle droghe, in particolare l’eroina. Vincent, un giovane ragazzo abituato a una vita di superficialità, è circondato da amici opportunisti mentre i suoi genitori sono disinteressati alla sua vita. Per colmare la sua solitudine organizza numerose feste nella sua lussuosa villa e proprio durante una di queste cade nella trappola di un’avvenente ballerina di nome Eroina, che entra nel suo cuore conducendolo nel vortice bestiale della dipendenza. Saranno l’amore per una ragazza di nome Bell, il percorso in comunità di recupero e la voce della coscienza del suo migliore amico Miguel, a portarlo verso la rinascita. Durante la rappresentazione i ragazzi sembravano entusiasti e coinvolti e hanno concluso il tutto con un caloroso applauso. Sicuramente hanno colto il messaggio che lo spettacolo vuole trasmettere: l’importanza di non farsi mai manipolare dalle cattive compagnie e di non entrare mai nel vortice di qualunque dipendenza.

Classe III F, Greta Segoni 

 

‘Stargirl’ di Jerry Spinelli è un romanzo che mi ha colpito perché affronta l’anticonformismo, l’esclusione, l’amicizia e l’autenticità. Racconta la storia di Stargirl Caraway, una ragazza che si trasferisce a Mica, un paesino dell’Arizona, dove vige il conformismo. Ma Stargirl è diversa dagli altri: ha un modo di vestire e comportarsi che la rende unica e in contrasto con i coetanei. Il protagonista, Leo Borlock è un ragazzo che si sente attratto dall’unicità di Stargirl, ma è influenzato dalle aspettative altrui. Presto si rende conto che Stargirl è un simbolo di coraggio e autenticità. Il romanzo trasmette il messaggio di libertà, invita a non temere di essere diversi e a vivere la propria vita senza adattarsi alle aspettative. E’ un’opera coinvolgente, che esprime la bellezza della diversità, un perfetto esempio di quanto tuti, specie gli adolescenti, siano influenzati dall’approvazione altrui e quanto sia difficile essere se stessi in questa società.

Classe III F,Sofia Battaglini 

Votazioni CHIUSE
Voti: 51

Pagina in concorso