Spolverare e curare la Memoria «Mai più gli orrori della Shoah»
«Le nostre iniziative per ricordare le vittime dell’Olocausto tra le pietre d’inciampo dedicate ai nostri concittadini e le lettere conservate nell’archivio storico»
«Da quel giorno in poi il mondo scoprì l’orrore della Shoah». Gli alunni della scuola secondaria di I grado Lelio Orsi di Novellara raccontano cosa significa prendersi cura della Memoria storica e collettiva. La classe 1ª F, in occasione della ricorrenza della Giornata della Memoria, ha partecipato a un’iniziativa promossa da Istoreco, intitolata «Spolvera la Memoria. Gli alunni e le alunne hanno passeggiato alla ricerca delle pietre d’inciampo dedicate ad alcuni nostri concittadini e le hanno pulite, per onorare la loro memoria. Di seguito le testimonianze di alcune alunne su questa importante esperienza. «La Giornata della Memoria ricorda la liberazione di Auschwitz, il 27 gennaio 1945. Da quel giorno in poi il mondo scoprì l’orrore della Shoah. Nella nostra scuola sono state previste delle attività, come letture di libri, elaborati grafico-pittorici, visione di film e testimonianze, nonché laboratori sulle pietre d’inciampo».
«La Giornata della Memoria serve per ricordare ciò che è accaduto, per non dimenticare che delle persone hanno sofferto solo per la loro origine o religione. Ci sono persone che, per fortuna e con tanto coraggio, hanno aiutato o contribuito a salvare gli ebrei. Le persone dovevano scappare o rifugiarsi nelle case di altri, ma ormai si sa che finiva quasi sempre che, poco dopo, venivano catturati e deportati nei campi di concentramento.
In quei posti terribili venivano ucci-si tutti, senza pietà, neanche per i bambini».
«Tutto questo va ricordato, perciò a scuola abbiamo fatto molte attività e parlato di ciò che è accaduto. In classe abbiamo letto il libro ‘I ragazzi di villa Emma’ di Giuseppe Pederiali. Un giorno, vorrei andare a visitare quella villa, a Nonantola, che ha ospitato dei ragazzi ebrei che fuggivano dai nazisti e si sono salvati, riuscendo a raggiungere la Svizzera».
«Per me, la Giornata della Memoria è un momento pieno di emozioni e spero che tutti la apprezzino quanto l’apprezzo io. Nella mia classe, siamo tutti consapevoli degli errori che alcuni dei nostri antenati hanno fatto, e per questo non commetteremo lo stesso sbaglio.
Con la mia classe, siamo andati a vedere le pietre d’inciampo. Le pietre sono dedicate ai nostri concittadini. Quando Raffaella Zaldini, dell’archivio storico, ci ha letto la lettera di Carlo Segrè, che aveva lasciato alla sua famiglia prima di suicidarsi perché era ebreo, mi sono molto emozionata. Mentre noi ascoltavamo quelle frasi mi sono chiesta cosa abbia provato Carlo nello scrivere quella lettera. A quella lettera, vorrei rispondere: «Non ti preoccupare, Carlo, noi non ti dimenticheremo».
Classe I F
Quest’anno, in alcune classi prime, abbiamo realizzato un podcast sulla tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale. Tutto è iniziato con l’articolo 9 della Costituzione italiana e gli obiettivi dell’Agenda 2030, poi siamo passati alla parte più divertente: scegliere una meraviglia e raccontarla a modo nostro. C’è chi ha parlato della Muraglia Cinese, chi ha scelto Petra e chi ha raccontato il Cristo Redentore o il Taj Mahal. Scelte, il più delle volte, legate alle proprie origini. Abbiamo seguito diverse fasi: ricerca, presentazione, riscrittura del testo in modo più coinvolgente e, infine, registrazione. Parlare al microfono è stata la parte più difficile, perché ci sentivamo tutti un po’ in imbarazzo, ma alla fine ci siamo divertiti un sacco. Il risultato? Il prodotto finale è molto bello e siamo soddisfatti.
Shifa e Greta I E Jasmeen I B
Le smart city sono città sostenibili progettate per ridurre l’inquinamento e preservare l’ambiente. L’agenda 2030 ha tra i suoi 17 obiettivi quello della realizzazione di città e comunità sostenibili. Nella nostra classe abbiamo trattato a lungo questo interessante argomento durante le lezioni di geografia ed educazione civica, tanto che abbiamo deciso di mettere in pratica le nostre proposte creando un modellino di città sostenibile, utilizzando scatole e cartoncini colo-rati e materiali di riuso. Unendo le nostre visioni abbiamo assemblato una città green. Abbiamo costruito case con pannelli solari e fiori sui balconi, progettato macchine elettriche con distributori di energia, immaginato fruttivendoli con prodotti biologici e di stagione, molte zone verdi, parchi per adulti e bambini e spazi organizzati per la raccolta differenziata nei luoghi pubblici. Speriamo un giorno di poter realizzare una città come questa e mostrare come da un piccolo progetto possa nascere una grande realtà. La nostra città, Novellara, ha molte caratteristiche della smart city che sogniamo, tuttavia siamo consapevoli che possa ancora migliorare. L’obiettivo del nostro progetto è anche quello di sensibilizzare le persone sull’importanza della qualità della vita, come sottolinea la classe: «La smart city non riguarda solo l’ambiente, ma anche la salute dei cittadini, offrendo un ambiente più sano e sicuro».
Classe I A