ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Villa Pigna di Villa Pigna (AP) - Redazione

Le sfide di un vigile del fuoco: «Mettiamo da parte la paura»

Gli studenti dell’Isc Folignano-Maltignano hanno intervistato un pompiere: « Dopo ogni intervento segue un confronto con i colleghi per capire se abbiamo agito bene o se si poteva fare meglio»

Il lavoro dei pompieri è molto importante per la società. Per capire come si svolge, abbiamo intervistato un vigile del fuoco della caserma di Ascoli.

Quali sono gli interventi più frequenti che dovete svolgere? «Gli interventi più frequenti sono i più facili, ad esempio le aperture delle porte o il classico gattino rimasto intrappolato sull’albero».

È difficile lavorare a contatto con il pubblico? «Sì, è difficile perché alcune volte le persone pretendono di sapere più degli esperti».

Come si procede in caso di incendio? «Un incendio può essere ad olio o elettrico. In entrambi i casi, utilizzare l’acqua peggiorerebbe la situazione, per questo motivo si devono adoperare delle schiume. Negli incendi di grossa entità, prima si mettono al sicuro case e animali, poi si domano le fiamme nella vegetazione alta».

La nostra zona è altamente sismica: come si attiva il Corpo dei Vigili in caso di terremoto? «Prima di tutto si devono individuare le persone intrappolate, in modo da organizzare il loro immediato trasporto in ospedale. Dopodiché si mettono al sicuro gli edifici mediante travi, ponteggi e impalcature».

Se si perde una persona come vi adoperate? «Innanzitutto si collabora con i Carabinieri e con la Polizia per raccogliere più informazioni possibili sull’ultimo luogo in cui è stata avvistata la persona smarrita. Poi al comando dell’operazione mettiamo una unità, che diventa la nostra base di controllo e da lì cerchiamo di battere più zone possibili».

Cosa si prova prima, dopo e durante l’intervento? «Prima si prova paura, ma la si deve mettere da parte perché bisogna pensare ad agire; anche durante l’operazione si prova paura, ma non possiamo temporeggiare… chi ci ha chiamato ha sicuramente bisogno del nostro aiuto. Alcune volte è la paura stessa a salvarci: serve a proteggerci dal pericolo. Dopo ogni intervento segue sempre un confronto con i colleghi per capire se abbiamo agito correttamente o se si poteva fare meglio». Come sono organizzati i vostri turni? «Sono divisi in quattro turni che ruotano; ogni turno è composto da venti persone tra cui c’è un capo squadra che assegna i compiti durante l’intervento. In genere si formano due squadre».

Dopo aver acquisito tutte queste informazioni, vi piacerebbe vivere l’esperienza del vigile del fuoco per un giorno? Ne avreste il coraggio? Stentiamo a pensare che molti di voi sarebbero disposti a correre i rischi di questo mestiere così pericoloso ma nello stesso tempo avvincente, considerando che bisogna essere reperibili h 24, sette giorni su sette.

 

Potrebbe esservi capitato, se avete avuto la possibilità di viaggiare in paesi dell’Europa del nord, di vedere persone con gadget verdi con disegnati girasoli gialli. Che si tratti di cappelli, cordoncini o braccialetti, chiunque avesse questi gadget riceve delle «attenzioni speciali», come per esempio il poter saltare la fila in un museo o all’aeroporto. Come mai? Dovete sapere che le persone con questi gadget hanno le cosiddette disabilità invisibili, e cioè malattie croniche, sordità, cecità o autismo. Pertanto, chi ne è affetto potrebbe non ricevere aiuti particolari in caso di bisogno, in quanto la disabilità non è visibile, o si potrebbe addirittura pensare che l’individuo stia fingendo. Qui entra in gioco Sunflower. Quest’azienda inglese (il cui nome significa, appunto, «girasole») produce tali gadget. Tutto nacque nel 2016 all’aeroporto di Gatwick, che già da tempo assisteva i viaggiatori con disabilità. Con il tempo si resero conto che non tutte le disabilità sono visibili. Così escogitarono un modo per renderne riconoscibili, con discrezione, i portatori. Era chiaro quindi che serviva un simbolo, discreto ma allo stesso tempo gioioso, dinamico e soprattutto ben visibile. Pensarono così a un girasole. Da quel momento, qualunque disabile invisibile avrebbe potuto ricevere un cordoncino verde con i girasoli e ottenere tutto il supporto necessario. Il girasole è diventato un simbolo riconosciuto in tutto il mondo.

 

La pagina di oggi è a cura degli studenti del’Isc Folignano-Maltignano. L’articolo di apertura è di Davide Candidori, Rocco Liane e Davide Mariotti coordinati dalla professoressa Manuela Di Micco.

Il tema delle disabilità invisibili è stato affrontato da Flavia Occhionero; l’articolo sulla biblioteca scolastica è opera di Giulia Ciannavei, Benedetta Panichi, Valentina Piccioni, Giulia Ubaldi, Marica Celani, Anna Rachele De Vincentis, Edoardo Merlini, Gianpietro Bonfini, seguiti dalla professoressa Giovanna Angelini.

 

La biblioteca scolastica dell’Isc Folignano-Maltignano del plesso della secondaria di I grado di Villa Pigna è il risultato di molte trasformazioni negli anni e nel 2022 la scuola ha intrapreso un progetto di recupero per valorizzarla.

Si è scelto di entrare a far parte della rete del Polo Regionale Biblio Marche Sud, che rende disponibile un catalogo digitale che unisce le biblioteche di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata. La nostra biblioteca è aperta a tutti gli studenti appassionati alla lettura. Si trova nell’aula magna ed è dotata di «panchine della gentilezza» create proprio dagli studenti della nostra scuola, per leggere comodi con tranquillità. Ci sono anche molte decorazioni fantasiose come quella raffigurante un albero fatto di cartone. Nella biblioteca è possibile prendere a prestito libri di ogni genere: fantasy, horror, favole e richiedere un libro da un’altra biblioteca in rete, qualora non fosse qui presente. In biblioteca si possono anche fare compiti.

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