Conoscere la natura attraverso l’arte Laboratorio creativo con l’argilla
Gli studenti della scuola di Santa Sofia in occasione del Premio Campigna hanno modellato alcune opere Un paguro, un totem, una conchiglia, sono solo alcuni dei personaggi realizzati e poi posizionati al parco Giorgi
No, non siamo in un museo d’arte, né in una città artistica famosa, ma è dal 1955 che, nel periodo autunnale, a Santa Sofia si svolge il Premio Campigna, un premio di arte moderna e contemporanea. Si tratta di una manifestazione, voluta e sostenuta dal Comune e dagli operatori di cultura del paese, che era inizialmente rivolta solo ad artisti locali, ma che ora è diventata un vero e proprio festival che ospita artisti da tutta Italia, con il nome di ’Campigna Festival delle arti contemporanee’. Quasi ogni anno, in occasione del Premio Campigna, la scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo di Santa Sofia è invitata ad aderire a un progetto pensato per gli studenti, che colleghi il territorio e le giovani generazioni attraverso l’arte. In quest’anno scolastico è accaduto sabato 26 ottobre 2024 presso piazzetta Corzani e nel teatro del Parco Giorgi. Il progetto a cui hanno partecipato i ragazzi si chiama ’Terra Canta’: si tratta di un laboratorio artistico che si basa sulla Land Art, una forma di arte contemporanea nata in America negli anni Settanta, caratterizzata dall’intervento diretto dell’artista sul territorio naturale. In questa forma d’arte non sono importanti la tecnica o il risultato finale, ma è protagonista il processo creativo. Come prima attività i ragazzi si sono messi in cerchio e hanno parlato della terra insieme a due esperti, Matteo Lucca e Eleonora Rossi, un artista scultore e un’attrice, rispondendo a domande come «Secondo voi quando la terra canta?». I ragazzi si sono poi distribuiti per tutta la Piazzetta Corzani, vagando in cerca di ispirazione, i più temerari ad occhi chiusi, per poi formare coppie di lavoro casuali.
In un secondo momento i ragazzi e gli esperti hanno modellato l’argilla a coppie, manipolando i piccoli nuclei di terra che avevano all’interno tanti semi di piante gradite alle api, realizzando delle forme originali e lasciandosi trasportare dalle emozioni e dalla musica in sottofondo.
In questa fase pratica e creativa i ragazzi hanno riscoperto tutti i loro cinque sensi, senza la paura di sporcarsi le mani. Dopo aver osservato le loro opere, fra le quali hanno preso vita un paguro, una conchiglia, un totem ed altri personaggi fantasiosi, si sono riuniti presso la Sala Pertini per scrivere delle brevi frasi che descrivessero il progetto, ad esempio ’i nostri fiori creativi’ e ’lavorare insieme è più divertente’, da lasciare poi dietro alle forme di argilla, scritte su dei piccoli cartelli in legno. Una volta terminati i cartellini sono andati a posizionare le creazioni all’interno del Parco Giorgi, dove potranno ritrovarle ogni volta che vorranno e osservare i cambiamenti che esse subiranno per opera degli agenti atmosferici. E con la bella stagione potranno vedere germogliare i semi.
A giudicare dalle interviste poste ai ragazzi, il progetto è piaciuto alla maggior parte di loro, circa i due terzi. Inoltre, è emerso che più della metà delle persone ha preferito modellare l’argilla rispetto al dare un nome all’opera. Anche lo scorso anno l’IC di Santa Sofia ha partecipato al Premio Campigna, su proposta del Comune: le classi hanno riscoperto e fotografato alcune opere del paese come il ’Suf’, una panchina artistica realizzata da Monica Coughi e Claudio Corsello, e il ’Cono Tronco’, una struttura di bronzo e acciaio di Arnaldo Pomodoro. Gli alunni dopo aver fotografato le opere hanno appeso le immagini a diversi alberi con un cordoncino. Questo premio consente ai ragazzi di partecipare ad attività che riguardano il territorio e di creare legami con le diverse zone del paese, con esperienze artistiche che li avvicinano tra loro e li connettono all’armonia della natura. Chissà quali progetti faranno gli studenti nei prossimi anni!
Classe 3ªA