ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Istituto Paritario Maestre Pie di Rimini (RN) - 2A

Lo sport è in calo tra i ragazzi «Dilaga l’uso della tecnologia»

Le pratiche agonistiche sono scese negli ultimi anni dal 51,3% al 36,2% Prima della pandemia, il Coni festeggiava oltre 14milioni di tesserati nelle federazioni nazionali

Lo sport è fondamentale nella crescita di un individuo. Ad ogni età le persone dovrebbero tenersi in forma in qualche modo, ma per i giovani è ancora più importante.

Quanto sport si fa in Italia oggi? I dati Istat del 2021 mostrano che sono aumentate le persone che praticano attività sportiva nel tempo libero: dal 59,1% del 2000 si è passati al 66,2% del 2021. Nel 2020 il Coni (Comitato olimpico nazionale italiano) ha registrato oltre 14 milioni di tesserati nelle federazioni sportive nazionali, con un incremento di 2 milioni rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda i giovani dai 3 ai 17 anni, però, l’Istat segnala che la pratica sportiva è scesa dal 51,3% al 36,2%, in aumento è la sedentarietà. Perché? Tra i motivi principali c’è l’utilizzo delle tecnologie. Sempre più giovani, infatti, preferiscono trascorrere la giornata davanti a uno schermo piuttosto che uscire e fare sport.

Un altro motivo è la difficoltà di conciliare i tanti impegni: molti ragazzi vorrebbero fare attività ma non riescono, altri, per dedicarsi allo sport, devono togliere il tempo agli amici, alla scuola e al resto.

Ma un’attività sportiva costante insegna a essere autonomi e a organizzare bene il tempo quotidiano.

Sia gli sport individuali che quelli di gruppo sono prima di tutto un’occasione di crescita e uno strumento di integrazione sociale: oltre a rendere indipendenti, consentono di capire i propri limiti e le proprie capacità, di migliorarsi giorno per giorno, di sviluppare spirito di squadra e di imparare a lavorare insieme.

Nello sport si vivono tutte le emozioni che si provano nella vita di tutti i giorni: dalla rabbia alla gioia, dalla delusione alla speranza. E questo non vale solo per le emozioni, ma anche per il nostro modo di comportarci. Grazie allo sport molti capiscono quanto è importante confrontarsi, ascoltare i consigli, aiutare un compagno in difficoltà, chiedere una mano se si ha bisogno, motivarsi l’uno con l’altro.

Oltre a essere indispensabile per tenere il proprio fisico allenato, lo sport permette di esprimersi e di stare bene, ed è questa la cosa che conta di più. Aiuta a prendersi una pausa per pensare solo al divertimento e all’amicizia. È però fondamentale che rimanga un gioco e non si trasformi in una gara al più bravo o in una fonte di stress…

altrimenti non è più sport. Non bisogna mai dimenticare che lo sport è prima di tutto divertimento. Il consiglio che gli esperti fanno, ma che ci sentiamo di fare anche noi è uno solo: spegnete tutti i cellulari e trovate un po’ di tempo per divertirvi insieme agli altri facendo attività sportiva.

Ginevra Sodano e Amy Vandi II A

 

Una gita sulla neve con prof e compagni di classe per imparare a sciare e trascorrere tempo insieme, stringere legami e rigenerarsi. L’iniziativa coinvolge ogni anno molti studenti delle scuole medie e elementari Maestre Pie di Rimini. La meta finale è Sestola, città emiliana di montagna. La gita sulla neve è l’occasione per imparare a sciare o, per chi è già capace, divertirsi sulle piste con i compagni di scuola.

Gli alunni hanno sempre la possibilità di trascorrere un sacco di tempo insieme, conoscersi e stringere nuovi legami. Sono quattro le ore dedicate allo sci, due la mattina e due il pomeriggio. Gli alunni sono divisi per livello e ogni gruppo è guidato da un istruttore. Chi non ha mai sciato impara i movimenti di base e anche le prime cadute.

Chi vuole può spostarsi da un gruppo all’altro in base al miglioramento o alle difficoltà.

I rapporti non si stringono solo in pista, ma in tutti i momenti della giornata. Condividere il proprio tempo con persone che non si conosce bene non è sempre facile ma la gita è un’occasione per imparare a convivere con chiunque, anche al di fuori della scuola. Tra i momenti di relax, c’è la piscina prima di cena e il dj set per ballare tutti insieme. La stanchezza tra docenti e alunni sale gli ultimi giorni ma nel lungo viaggio in pullman tutti sono sempre d’accordo: «Ne vale la pena».

Kimberly Coppola e Talita Lanna II A

 

Non è mai facile alzarsi per andare a scuola. Il mercoledì alle Maestre Pie, gli alunni si svegliano però più allegri, perché sanno che c’è il calcetto delle 7.30. Ci si veste velocemente per arrivare puntuali alla partita. Per mezz’ora si gioca con gli amici, senza pensare a interrogazioni o lezioni. Tutti gli alunni possono partecipare con assoluta libertà. Un’occasione per divertirsi con i compagni di altre classi, senza farsi male e sotto la supervisione di un docente. Alle 7.55 fischi finali e tutti in aula. Dopo le corse e i tiri in porta, la mente è libera e si è pronti a iniziare la lezione seduti al proprio banco. Una delle cose più belle dello sport è che unisce le persone, di tutte le età e nazionalità, con caratteri e storie diverse. Per questo ogni scuola dovrebbe creare un momento di attività sportiva libera, anche fuori dalle lezioni.

Edoardo Merli II A 

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