«Dalle droghe al gioco d’azzardo Insieme contro le dipendenze»
La prima pagina della 3ª A della scuola di Portomaggiore, al loro fianco la prof Daniela Morgagni «Come si può prevenire? La chiave è l’educazione. Bisogna informare i giovani sui rischi»
Ecco la prima pagina dei cronisti della 3ª a della scuola di Portomaggiore, gli studenti sono seguiti dalla professoressa Daniela Morgagni. Andiamo a leggere.
La dipendenza è una condizione complessa caratterizzata da un bisogno compulsivo di una sostanza o di un comportamento, nonostante le conseguenze negative che questo comporta. Inizialmente associata all’uso di droghe come eroina e cocaina, oggi il concetto di dipendenza si estende anche a comportamenti come il gioco d’azzardo (ludopatia), l’uso eccessivo di internet e social media, l’alcolismo e la pornografia. Superare la dipendenza non è semplice: non basta la forza di volontà, ma è necessario un percorso di consapevolezza e supporto.
L’adolescenza (12-18 anni) è il periodo più critico per lo sviluppo delle dipendenze. È una fase di scoperta e rischio, con scarsa consapevolezza delle conseguenze.
Gli adolescenti sono attratti dagli effetti euforici, stimolanti o sedativi, convinti che allevino stress e ansia, generino piacere o euforia e, talvolta, migliorino le prestazioni o le interazioni sociali. Tuttavia, questi effetti sono brevi e illusori e l’iniziazione precoce aumenta il rischio di sviluppare la dipendenza in futuro e può causare danni neurologici permanenti. Le conseguenze negative sono profonde e durature: danni fisici e mentali, compromissione delle relazioni personali e lavorative, problemi economici e perdita di controllo sulla propria vita. Le dipendenze non sono solo un problema individuale, ma rappresentano una grave emergenza sanitaria globale.
Secondo un recente rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ogni anno 2,6 milioni di persone muoiono a causa del consumo di alcol, pari al 4,7% di tutti i decessi globali. Inoltre, 600.000 decessi sono attribuibili all’uso di droghe psicoattive. Come si può prevenire la dipendenza? La chiave è l’educazione. Informare i giovani sui rischi e sulle conseguenze delle dipendenze può aiutarli a prendere decisioni più consapevoli. Le campagne informative, i programmi scolastici e i materiali educativi sono strumenti fondamentali per diffondere consapevolezza su questo problema.
Solo attraverso una conoscenza approfondita e una cultura della prevenzione possiamo sperare di ridurre il numero di persone che cadono nel tunnel della dipendenza. La dipendenza è un problema serio, che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Affrontarlo richiede un approccio globale che unisca prevenzione, educazione e supporto per chi ne è affetto. Investire nella consapevolezza è il primo passo per costruire un futuro libero da queste trappole silenziose, ma devastanti.
Volevamo ringraziare il Resto del Carlino per questa esperienza che ci ha permesso di metterci alla prova e capire come funziona il mondo del giornalismo.
La matematica è un linguaggio essenziale per comprendere il mondo e prendere decisioni consapevoli. Uno degli ambiti in cui gioca un ruolo chiave è il gioco d’azzardo, da cui ha avuto origine la teoria della probabilità. Già nel XVI secolo, Girolamo Cardano analizzò matematicamente il gioco dei dadi; nel XVII secolo Pascal e Fermat formalizzarono il calcolo delle probabilità.
Il gioco d’azzardo non è un’occasione di guadagno, ma un sistema progettato per far vincere il banco. Nella roulette, la presenza dello zero assicura un margine di profitto per la casa, nel Superenalotto la probabilità di centrare il jackpot è di 1 su 622 milioni.
Capire il calcolo delle probabilità aiuta a prendere decisioni più consapevoli riducendo il rischio di ludopatia. L’Italia ha visto una crescita del gioco d’azzardo legale, con 700.000 adulti considerati giocatori patologici e una spesa che supera i 25miliardi. Il fenomeno riguarda anche i più giovani: un’ indagine condotta su 3.500 studenti ha rivelato che il 17% gioca almeno una volta al mese, il 6% settimanalmente e l’1% ogni giorno. La matematica non serve a vincere nel gioco d’azzardo, ma a comprendere che si tratta di un sistema per far vincere il banco. Solo attraverso la conoscenza e la consapevolezza si possono prevenire comportamenti a rischio e proteggere le persone dalla dipendenza.
La redazione della 3A di Portomaggiore Ait Ben Ahmed Marwa, Emma Brunelli, Camilla Castelli, Vittoria Cumani, De Maria Federica, Michelle Feliziani, Martina Furlan, Krzysztofiak Davide, Eric Lateniesi, Vittoria Macchia, Melissa Messina, Lucia Piacentini, Aurora Piazzi, Pietro Roda, Sara Saugo, Ludovica Stabellini, Camilla Tufano, Vincenzo «Siamo partiti scegliendo un argomento che abbiamo studiato e che ci interessava, questo ha reso l’esperienza piacevole e coinvolgente.
Abbiamo raccolto le informazioni da fonti che abbiamo ritenuto affidabili. Abbiamo cercato di catturare l’attenzione del lettore fin dalle prime righe, speriamo di esserci riusciti!».