ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Carlo e l’amore per la pallanuoto

Macerata della III G si racconta tra la passione per lo sport e lo studio: tutto è nato per caso da una operazione

Chi non è d’accordo sul fatto che lo sport nei ragazzi sia importantissimo? Sono molti i ragazzi della nostra scuola che praticano ed amano gli sport.

Abbiamo deciso di intervistare un ragazzo che è riuscito a trasformare una passione in un vero ‘mestiere’. Il suo impegno nello sport è quotidiano e richiede un sacrificio e una tenacia non comuni, che possono essere di ispirazione per tutti gli studenti.

Stiamo parlando di Carlo Macerata che ha frequentato la III G del nostro istituto, che intervistammo lo scorso anno.

Raccontaci come è nata questa tua passione per il mondo della pallanuoto e quando hai deciso di voler diventare un nuotatore? «La mia passione è nata per caso: mi dovevo operare per un problema ai piedi e c’erano due strade: il ciclismo o il nuoto, ma la mia indole avrebbe preferito il calcio. Allora scelsi la pallanuoto. Mi appassionai subito. All’epoca, tre anni fa, non sapevo neanche nuotare troppo bene, ma imparai presto. Nessuno in famiglia aveva mai praticato questo sport, ma sono stati i miei genitori ad incoraggiarmi e permettermi di andare. Anche per loro è un impegno. La piscina dove mi alleno si trova a Fermo e devo avere sempre qualcuno che mi accompagni. Ma, quando sono in acqua e vinco, riesco a percepire la loro emozione e questo mi rende orgoglioso».

Quante volte a settimana ti alleni? «Quattro volte a settimana, ma con la forza di volontà, appena ho qualche giorno libero, ne approfitto per allenarmi. Di fatto sono in acqua dalle quattro alle sei volte a settimana».

Hai raggiunto dei bei risultati nel tuo sport? E come fai con gli studi? Riesci a mantenere un ritmo costante e un buon rendimento a scuola e negli allenamenti? «Nella mia carriera i risultati più grandi sono stati la vittoria, l’anno scorso, nel girone regionale under 13 e quest’anno la qualificazione al girone di eccellenza. Nonostante la pallanuoto sia la mia passione, sono consapevole del mio dovere di studente e ho tutte le intenzioni di finire la terza media con ottimi voti. Ovviamente non è facile dividersi tra la grande mole di studio e gli allenamenti sfiancanti. Mi rimane poco tempo libero da passare con i miei amici, ma sono sicurissimo che un giorno tutti questi sacrifici verranno ripagati». Cosa provi quando la tua squadra vince o perde? «Quando perde sono triste, ma non mollo e continuo per migliorare e vincere. Quando andiamo bene, sono felice, ma rimango comunque concentrato per progredire e fare sempre meglio».

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