ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Antonio Allegri di San Martino in Rio  (RE) - 2A, 3A

Avventure umane nello spazioLa lezione di ’Il cosmo net’

La scuola media Antonio Allegri di San Martino in Rio e la conferenza con l’associazione«Con il giusto approccio ci si può innamorare di materie scientifiche ritenute difficili»

Quando si parla di calcio, si pensa subito a ragazzi che corrono dietro a un pallone e quasi mai alle donne. Tutti ricordano i goal di Pelé, Ronaldo, i calci di rigore dell’Italia ai Mondiali del 2006, ma in pochi hanno memoria della squadra che ha vinto gli ultimi mondiali di calcio femminile. Sono Melissa, una ragazza di quasi 13 anni, che ha iniziato a fare sport all’età di quattro anni. La mia prima esperienza è stata nel mondo della danza, alla quale mi sono avvicinata per alcune amicizie. Fin da subito ho capito che quella non era la mia strada, ma ho continuato lo stesso per tutto l’anno. Dopo le vacanze estive e con l’inizio della scuola, avrei dovuto riprendere il corso ma ai miei genitori ho proposto un’attività diversa: il calcio. Tra la meraviglia, la preoccupazione e l’appoggio sia di mia mamma che di mio papà, sono riuscita a iscrivermi alla società Real Martino di Prato di Correggio, dove ho giocato per cinque anni. A dieci anni ho deciso di cambiare e diprovare a far parte di un’altra società: la Sammartinese, che però ho dovuto lasciare perché non aveva una squadra di ragazze della mia età. È così che mi ritrovo nella società del Castellazzo, con cui mi alleno due volte a settimana a Fazzano e gioco la partita nel girone del sabato pomeriggio. Oggi posso dire che il calcio è per me una degli aspetti più importanti che coinvolgono la mia vita. Grazie a questo sport, ho conosciuto delle nuove amiche con cui condividere questa mia passione. Mi piace anche vedere per prendere spunto, le partite dove giocano i miei idoli. Spero di continuare a praticare questo sport a livelli più alti, ora che è diventato professionistico. Tanta è la mia passione per il calcio che sarei disposta a lasciare la mia famiglia e il mio paese per andare a giocare in una squadra importante e fare di questo sport il lavoro che amo.Melissa Munari, II AVariare la routine scolastica è sempre piacevole per noi studenti, a maggior ragione quando si ha la possibilità di parlare del cosmo, dellenumeroseavventuredell’Apollo 13 e dell’uomo sulla luna, delle abitudini differenti da quelle terrestri e delle difficoltà di ogni missione spaziale. Tutto ciò ci è stato spiegato da Davide Borghi e Ciro Sacchetti: due ingegneri bravissimi e molto simpatici, durante una conferenza che si è svolta nella nostra scuola.

Davide Borghi e Ciro Sacchetti hanno fondato un’associazione, che hanno chiamato ’Il cosmo net’, con lo scopo di divulgare la scienza a tutti.

Effettivamente è un bell’intento, perché spesso la scienza e la tecnologia non sono argomentazioni interessanti per i media, e sono poco affrontati. A meno che non riguardino innovazioni legate alla telefonia e all’informatica, oppure a strumenti utilizzati in medicina.

Inoltre, la scienza al femminile non è ancora percepita dai più come scontata, eppure sono tante le donne che hanno lasciato la loro significativa impronta nella storia dello spazio: come Judith Love Cohen, ideatrice del computer Ags chehasalvatol’equipaggiodell’Apollo 13, o Joann Hardin Morgan che fu l’unica donna ingegnere presente nella sala di controllo durante il lancio dell’Apollo 11 nel luglio del 1969.La missione Nasa conosciuta come Apollo 13 diretta verso la Luna, non andò a buon fine.

L’esplosione di un serbatoio mise in pericolo la vita dell’equipaggio nella fase di rientro. Judith Cohen – in quel momento ricoverata in ospedale per partorire il suo quarto figlio – eseguì i calcoli necessari alla correzione di rotta, che resero possibile il rientro in sicurezza degli astronauti.

Durante la lezione, Davide Borghi e Ciro Sacchetti ci hanno mostrato i modellini che rappresentano in scala i razzi rispetto agli uomini.

Alcuni di questi sono alti più di un metro mentre la testa del lego ov-vero l’uomo, misura all’incirca un centimetro.

Quello che ci ha colpiti di più è stato il razzo Saturno 5, utilizzato dalla Nasa a partire dagli anni ’60, per le sue dimensioni e la cura dei particolari.

Le materie scientifiche spesso vengono ritenute difficili soprattutto dagli studenti.

Ma forse, con un giusto approccio, ci si può avvicinare tanto da innamorarsene.Caterina Bozzi,Giacomo Altimani,Gabriele CastellucciII AVERSO IL FUTUROI nostri docenti hanno organizzato incontri con professionisti che si sono distinti nella loro carriera, per aiutarci a compiere la scelta della scuola superiore. L’allenatore di pallavolo del Perugia, Angelo Lorenzetti; il magistrato Matteo Gambarati; l’imprenditrice Deanna Ferretti Veroni; la giornalista Susanna Ferrari; e l’imprenditore Andrea Storchi. Nella Sala d’Aragona della Rocca Estense, gli ospiti hanno parlato del loro percorso, di come abbiano fatto a diventare le persone che sono oggi e quali fossero le loro passioni quando avevano la nostra età. La scuola che sceglieremo – che coinvolgerà la nostra vita nei prossimi cinque anni, accompagnandoci alla maggiore età – dovrà essere vicina ai nostri interessi. Deanna Ferretti Veroni ci ha parlato di come sia iniziata la sua carriera nel settore della maglieria e dell’importanza che per lei ha il filo di lana. Ora possiamo dire che un filo ha unito tutte le vite delle persone che abbiamo incontrato: la passione che li ha spinti a credere nella ricerca, nello studio e nelle proprie forze.Martina Casarini,Asia Konci III A

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