ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Conero di Ancona (AN) - 3B

Dalla tv all’intelligenza artificiale: tutto grazie alla fisica quantistica

Alcune tra le più grandi scoperte al mondo sono state possibili grazie a questa disciplina Sull’IA ci sono tante critiche, ma basterebbe riuscire a utilizzare al meglio gli aspetti positivi

La fisica quantistica si conosce come tale, ma si può chiamare anche teoria dei quanti o meccanica. Difatti è una teoria della meccanica che si concentra sui fenomeni della scala di lunghezza e dell’energia atomica e subatomica che apportano nuova linfa alle teorie precedenti, considerate ormai sorpassate. Qual è la differenza tra meccanica classica e meccanica quantistica? Quest’ultima descrive radiazione e materia come un fenomeno duplice: ondulatoria e particellare. Il dualismo onda-particella si può dunque considerare uno dei tratti caratteristici della disciplina.

La relazione tra onde e particelle è studiata e confermata da due principi: Principio di complementarità e Principio di indeterminazione di Heisenberg. Questa è la teoria fisica che descrive il comportamento della materia, della radiazione e di tutte le loro interazioni viste sia come fenomeni ondulatori sia come fenomeni particellari, a differenza della fisica classica o newtoniana, che vede, per esempio, la luce solo come onda e l’elettrone solo come particella.

Reputo ciò una teoria molto interessante visto che grazie a questa materia fisica ci sono state alcune delle più importanti scoperte e le più grandi invenzioni della storia come la televisione, che ha aiutato a diffondere la lingua italiana in tutta Italia.

Si è scoperto che l’universo si espande in continuazione. Albert Einstein e Niels Bohr furono tra i primi a parlare di fisica in questi termini, inoltre, quest’anno ricorre il centenario della fisica quantistica. Grazie a questa disciplina si stanno anche sviluppando nuovi tipi di computer che risolveranno problemi che i normali computer non possono risolvere e dovrebbero avere una diversa interfaccia. Inoltre, la fisica quantistica ha anche portato a sviluppare l’intelligenza artificiale generativa che un giorno potrebbe alimentare o aiutare molto il computer quantistico nel risolvere i problemi.

Questo potrebbe aiutare un po’ tutti nelle diverse attività che svolgiamo durante il giorno e potrebbe facilitare notevolmente la vita.

Mentre, purtroppo, altre persone pensano che l’intelligenza artificiale generativa e i computer quantistici ci rovineranno la vita facendoci diventare più pigri e solitari perché parleremmo solo con l’intelligenza artificiale e non con altri esseri umani e quindi solo con esseri non viventi, che, come ragionamento, non fa una piega però potrebbe anche aiutarci molto e comunque potremmo continuare ad avere relazioni con altre persone, ma avremmo anche con chi parlare se siamo soli.

Christian Schrey IIIB scuola Conero di Ancona

 

L’acqua su Marte esiste davvero? Da recenti studi provenienti dalla Nasa si direbbe che tra molti anni Marte potrebbe davvero diventare un paese abitabile per noi umani. Quando accadrà, coloro che leggeranno l’articolo saranno belli che crepati, ma in ogni caso si crede che sia il caso di informarli. Già da sedici anni la stazione aerospaziale ha scoperto della forma liquida che avviene nel periodo «primaverile» marziale. In effetti, durante quel periodo si crede che l’acqua raggiunga tutti e tre gli Stati contemporaneamente e che ciò avvenga nelle zone esposte ai crateri. Si direbbe, infatti, che grazie a delle condensazioni chimiche l’acqua raggiunga lo stato solido, liquido e gassoso nello stesso momento, come? Ancora non si sa! E’ per questo che la Nasa sta facendo ricerche su questa cosa da circa sedici anni. Si crede infatti che Marte possa diventare un pianeta abitabile, se viene scoperto come mantenere questo stato.

Di conseguenza si potrebbero instaurare nuove piante e nuove forme di vita e si potrebbe avere un secondo pianeta, nel caso che sulla terra, alla fine, le cose non dovessero funzionare, e l’inquinamento dovesse sovrastarci. Gli scienziati credono che Marte non sia l’unico pianeta che possa essere abitato. Partono così altre spedizioni per altri pianeti, ma la cosa è prevista per circa un secolo da qui in poi. Se gli esseri umani andassero a vivere su Marte, probabilmente sarebbe perché la terra o non potrebbe ospitare così tante persone, o perché non potrebbe più essere un pianeta abitabile. In ogni caso, Marte sarebbe la casa che potremmo trattare meglio di come stiamo facendo adesso con la terra. Altri scettici però dicono che non si possa abitare su Marte. Dicono che se questo stato viene nella primavera marziale ci sarà un motivo e non dobbiamo provare a cambiare il sistema delle cose. Magari non c’è un modo, magari alcune cose esistono e sono così e basta.

Si sta compiendo il momento di portarla a termini anche senza successo. E magari, anche se riuscissimo a portare questo stato tutte le stagioni marziali, l’aria terrebbe una chimica diversa e l’atmosfera non si potrebbe formare. Ci sono tante teorie per le quali il piano che vuole effettuare la Nasa non funzionerebbe. Tuttavia, si crede che tentar non nuoce e quindi continueranno a provarci.

Caterina Mosconi 3B scuola Conero di Ancona

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