ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Borsellino di Jesi (AN) - 1C, 2A

I giovani e la Jesi che vorrebbero Uno skate park all’ex ospedale

Nell’immaginario piacerebbe vivere in un luogo dove la natura è parte integrante, con cibi biologici, senza inquinamento, ma più semplicemente basterebbero più luoghi dedicati ai ragazzi

Immagina di vivere in una città pulita, con strade sistemate. Un posto in cui la natura è parte integrante della città. Un Comune dove il consumismo non esiste, dove le macchine elettriche hanno un prezzo accettabile, dove ci sono agricolture biologiche. Senza inquinamento, i rifiuti verrebbero riciclati, riutilizzati, con un forte impegno a non sprecare le cose, ogni cittadino si dovrebbe prendere cura dell’ambiente. Una cittadina dove il popolo prende il giusto stipendio per mantenere una famiglia.

Ecco il posto dove dovremmo vivere tutti. Abbiamo intervistato altri ragazzi del nostro gruppo di giornalismo e siamo andati a fare delle interviste per Jesi. Abbiamo chiesto: «Se fosse sindaco, cosa cambierebbe? Quali strutture e impianti costruirebbe o migliorerebbe».

Federico B. ci ha risposto: «Si potrebbero aggiungere campi da baseball, lo volevo praticare ma per farlo mi sarei dovuto spostare in un’altra città». Abbiamo riflettuto a lungo su questa risposta ed è venuto fuori che sì, non a tutti i ragazzi piace particolarmente questo sport ma se si costruissero dei campi da baseball potrebbe nascere nei ragazzi una passione in più, Jesi sarebbe nelle Marche una città in cui verrebbero più persone a praticare sport e questo sarebbe positivo.

Continuando a fare la stessa do-manda un po’ a tutti i ragazzi del nostro corso di giornalismo è venuta fuori una risposta da Marco G. molto interessante: «Si potrebbero aggiungere degli skatepark, a molti ragazzi piace andare in bici, sul monopattino o sullo skateboard, potrebbe essere un luogo per incontri tra amici e per rendere questi incontri più divertenti».

Questo ci ha fatto tornare in mente il progetto pensato per riqualificare la zona del vecchio ospedale del viale della Vittoria. Ora si parla di costruire altri parcheggi perché comodi, ma fra le proposte c’era stata anche quella di creare uno skate park. Secondo noi creare un parco del genere sarebbe stata una cosa molto bella, perché qui a Jesi abbiamo solo le rampe da skate davanti al palazzetto e uno spazio piccolo vicino alla Fornace, tutti molto lontani dal centro.

La parte storica di Jesi è il luogo dove i ragazzi passano più tempo con gli amici e all’aria aperta, quindi sarebbe fantastico poter fare lì, a due passi dal corso, sport con gli amici: non solo per fare skate, anche per bici, monopattino, pattini e altro ancora. Con uno skate park, inoltre, potrebbero fare sport anche i ragazzi che non ne hanno la possibilità per problemi economici. Sarebbe anche un posto dove conoscere persone nuove con la tua stessa passione.

 

Vi siete mai chiesti cosa vorreste fare se foste il sindaco? Ebbene, io ho pensato a dei miglioramenti nella nostra città di Jesi.

Innanzitutto va chiarito che Jesi ha solo bisogno di perfezionamenti, perché la città è già bellissima. Si potrebbe iniziare dal campo di atletica «Cardinaletti», dove mi alleno: la pista, in un tratto, è rovinata e fa una specie di piega. Una volta sono inciampato e sono caduto a faccia in giù, quasi slogandomi la caviglia. Una cosa che vorrei fare da sindaco è prestare più attenzione alle strutture sportive e alla loro illuminazione.

Sicuramente migliorerei anche i mezzi pubblici in modo da garantire un trasporto più sicuro e sostenibile. Inoltre, Jesi è una città ricca di storia e di bellezze che meritano di essere fatte conoscere ai turisti, quindi farei delle iniziative per portare i visitatori nel nostro centro storico.

Ma la cosa più importante che farei, da sindaco, è creare più parchi e zone verdi. È vero, ci sono i giardini pubblici di viale Cavallotti e il parco del Vallato, però non sono così ampi e si trovano fuori dalle mura. L’oasi Ripa Bianca è una riserva naturale bellissima dove si possono trovare uccelli e, se sei fortunato, anche animali di tutti i tipi. Insomma, Jesi può vantare belle aree verdi ma non sono ben collegate con il centro. E torniamo al problema dei trasporti. Ma parliamo di cultura. Una cosa che farei è diminuire e magari rendere gratuiti i biglietti dei musei e del Teatro per i giovani che hanno meno di 14 anni.

Come sindaco vorrei far sapere a tutti che nella nostra città sono nati due importantissimi personaggi storici: Federico II di Svevia e Giovanni Battista Pergolesi. Il primo è un grande uomo di cultura e imperatore, con una incredibile passione per i falchi. L’altro è un compositore che scrisse melodie bellissime, come «La serva padrona», ma la sua fama arrivò solo dopo la sua morte, a soli 26 anni. Quindi, vorrei dare più importanza ai due personaggi, magari valorizzando di più il museo interattivo di Federico II, inoltre farei un museo anche su Pergolesi. E per ultimo, a piano terra della pinacoteca di Palazzo Pianetti, c’è il museo archeologico, dove sono conservate delle statue ritrovate nelle terme romane. Anche in questo caso si dovrebbero organizzare più visite per far conoscere questi splendidi tesori.

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